F1, GP di Baku 2018, Red Bull a due facce: il commento di Mara Sangiorgio

Formula 1

Mara Sangiorgio

Inizio di stagione quasi opposto per Daniel Ricciardo e Max Verstappen, insieme al box Red Bull (Getty)

Avvio di stagione ben diverso, per i due piloti del team austriaco: Ricciardo ha avuto la sua rivincita con il successo in Cina e ora punta a confermarsi a Baku, dove riuscì a trionfare nel 2017. Inizio di Mondiale "da schifo" (stando alle sue stesse parole) invece per Verstappen: c'è qualcosa da rivedere in pista e fuori. Ecco il bilancio del team alla vigilia del quarto GP in programma in Azerbaigian. Il GP di Baku  è in diretta esclusiva su Sky Sport F1 HD e con Sky Q vivi anche l'incredibile definizione del 4K HDR

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Daniel se la ride, di gusto. Max invece è costretto a difendersi e scusarsi. Ricciardo con la splendida vittoria in Cina ha avuto la sua rivincita: con sé stesso, con il team, contro tutti. Verstappen dopo un avvio di stagione pieno di errori la rivincita deve costruirsela e gestirla in pista soprattutto. Due facce dello stesso team, la Red Bull, che arriva a Baku da vincitore e che anche dodici mesi fa era stato in grado di approfittare di un gran premio caotico – che verrà per sempre ricordato per la ruotata di Vettel contro Hamilton –vincendo, sempre con Daniel Ricciardo. L'australiano ha una gran dote, insieme a quella dei sorpassi: farsi trovare pronto e saper capitalizzare con grande sangue freddo qualsiasi buona occasione, anche non partendo da grandi posizioni sulla griglia. Dote da pilota maturo, pronto a lottare per il Mondiale. A quasi 29 anni è questo che Ricciardo chiede alla Red Bull per restare: garanzie, di un rapporto paritario all’interno del team e di vittoria. Altrimenti sarà lui l'uomo pregiato del mercato piloti di questa stagione. Anzi, in parte lo è già. Mentre il predestinato Max, sulla quale la Red Bull ha puntato tutto, ha qualcosa da rivedere nei suoi atteggiamenti in pista dopo un avvio di stagione da schifo, come l’ha definito proprio lui.

In Azerbaigian il team austriaco avrà il ruolo di terzo incomodo. La RB14 è un'ottima monoposto, soprattutto in gara, ma sui rettilinei di Baku sabato potrebbe scontare ancora il deficit di power unit nel confronto con Ferrari e Mercedes. Anche in Cina era stato così, ma a ridere – poi – è stato soprattutto lui.