Formula 1, GP Canada. L'analisi post-gara di Montreal in 4 punti

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Cristiano Sponton

Foto: Sutton Images
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La pole position di Vettel è stata fondamentale per vincere il GP? Perché Hamilton ha anticipato la sosta? Pochi sorpassi in gara, perché? Ritorneranno le gomme ribassate?

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Vittoria di forza quella che ha ottenuto Sebastian Vettel nel GP del Canada. Un successo che non è mai stato messo in discussione a dimostrazione dello strapotere che ha mostrato la Ferrari del pilota tedesco su questo circuito grazie anche all’evoluzione del motore endotermico che, insieme agli sviluppi sul carburante e sugli olii, ha messo le ali alla vettura Made in Maranello. Vettel, grazie a questo successo, è riuscito a riportarsi in testa al mondiale con 1 punto di vantaggio su Hamilton che ha terminato la corsa al quinto posto. Nella classifica costruttori, la Mercedes, conserva 17 punti di vantaggio sulla Ferrari che, per riaprire il mondiale marche, ha un immenso bisogno di Raikkonen parso molto sottotono rispetto a Vettel nelle ultime gare.

1) La pole position è stata fondamentale per Vettel?

La prestazione di sabato in qualifica è stata fondamentale per il campione tedesco perché gli ha permesso di imprimere un ritmo piuttosto elevato alla corsa. Bottas, in qualifica, era riuscito a qualificarsi a nemmeno 1 decimo dalla SF71-H di Vettel ma, in gara, il divario di ritmo tra i due è stato piuttosto ampio come potete anche osservare dall’analisi dei tempi del 1° stint.

Sebastian Vettel ha guidato il Gran Premio del Canada dal primo all'ultimo giro e la sua vittoria non è mai stata messa in discussione. Fino al giro 14, come potete osservare dal grafico in basso, Vettel è stato ampiamente più veloce di Bottas che è riuscito ad avvicinare i tempi del pilota Ferrari solo nella parte terminale del 1° stint.

Nel secondo stint Bottas ha provato a mettere pressione alle Ferrari sfruttando le gomme Super Soft che, durante le libere di venerdì, avevano dimostrato di calzare piuttosto bene sulla Mercedes W09. Nonostante questo, Vettel, ha amministrato agevolmente il suo vantaggio. Anzi è sembrato gestire il ritmo della sua vettura visto il gap che aveva costruito nella prima parte.

Quello che è andato in difficoltà negli ultimi giri è stato Bottas che aveva chiesto troppo alle sue gomme nella prima parte dello stint. Il pilota finlandese è riuscito a conservare ugualmente il secondo posto per appena 1 decimo su Verstappen.

2) Perché Hamilton ha anticipato la prima sosta?

Hamilton, insieme al compagno di squadra e alle due Ferrari, si era qualificato nel Q2 di sabato con le gomme Ultra Soft per impostare la gara ad 1 sosta cercando di allungare il più possibile la prima parte di corsa. Il pilota inglese ha accusato, fin dai primi giri, un problema di surriscaldamento alla sua Power Unit che ha costretto gli ingegneri a richiamarlo anticipatamente ai box per aprire delle prese aggiuntive rimuovendo del nastro nelle prese di raffreddamento poste ai lati del cockpit in modo da permettere una miglior evacuazione del calore. Questa soluzione ha garantito ad Hamilton di sfruttare una maggior potenza dalla sua Power Unit visto che, le temperature, erano rientrate nella norma. Questa scelta, necessaria a causa dei problemi, gli ha fatto perdere la posizione su Ricciardo che, sfruttando i giri a pista libera, è riuscito a sopravanzare il pilota inglese. Nel post gara gli ingegneri Mercedes hanno scoperto un problema ad una valvola che regola il ciclo di raffreddamento del motore endotermico.

3) Pochi sorpassi nonostante le 3 zone DRS. Colpa degli pneumatici?

Sono stati solo 11 i sorpassi visti durante la corsa nonostante le 3 zone di DRS presenti sul tracciato di Montreal. Viste le caratteristiche della pista ci si attendeva una gara molto spettacolare ma i sorpassi sono stati soltanto 4 in più rispetto a quelli visti sulle stradine del Principato.

Riguardo il tema sorpassi è stata piuttosto lucida l’analisi fatta da Hulkenberg e da Horner che hanno puntato il dito contro gli pneumatici. Gomme che sono troppo sensibili alla finestra di funzionamento e appena un pilota le stressa oltre modo tendono a surriscaldarsi facendo perdere grip. I team vorrebbero delle gomme più morbide e con un’usura molto più elevata per riuscire a garantire un maggior spettacolo agli spettatori.

4) Dal Canada alla Francia: ritorneranno gli pneumatici ribassati?

Gli pneumatici che vedremo utilizzati sul circuito del Paul Ricard saranno quelli ribassati che sono stati utilizzati in Spagna. Pneumatici che, a Barcellona, si erano “sposati” molto bene con la W09 e molto meno con la SF71-H. Queste gomme avranno un battistrada leggermente minore (0.4 mm) per evitare la formazione di blister sulle gomme posteriori. Una modifica che ha permesso a Pirelli di abbassare la temperatura superficiale della gomma di circa 10°C rispetto a quelle tradizionali evitando quindi i problemi di overheating.