Formula 1, GP Francia. L’analisi del venerdì al Paul Ricard

Formula 1

Cristiano Sponton

Hamilton (foto: Sutton Images)
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Proviamo a fare chiarezza sui tempi ottenuti dai piloti nel venerdì di Le Castelet. Hamilton il più veloce in pista ma la Ferrari con Vettel è sembrata imprendibile sul passo. Ecco le analisi delle simulazioni di qualifica e gara del GP di Francia. Il GP è in diretta esclusiva su Sky Sport F1 HD (canale 207): gara alle 16.10, pre-gara delle 14.30 

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Le prove libere del GP di Francia ci hanno mostrato una Mercedes molto competitiva nella simulazione di qualifica e una Ferrari super performante nella simulazione di gara con Sebastian Vettel che è riuscito a girare su un ritmo che per gli avversari è sembrato essere inarrivabile. Da segnalare l’utilizzo per tutti i motorizzati Mercedes della Power Unit aggiornata che garantirà dei cavalli extra a tutte le vetture equipaggiate con l’unità anglo-tedesca. Secondo le dichiarazioni di Mercedes non si tratterebbe dell’unità che avrebbe dovuto debuttare in Canada, denominata Phase 2.0. Quella usata oggi in Francia sarebbe la Phase 2.1, con ulteriori aggiornamenti che avrebbero permesso un incremento maggiore di cavalli ed una miglior affidabilità dell’intero pacchetto.

Analisi simulazione di qualifica

Il primo run di simulazione di qualifica si è svolto con una temperatura di ben 50°C sull’asfalto. Le gomme Pirelli ribassate nel battistrada di 0,4 mm sembrano comportarsi piuttosto bene su questo tracciato visto che, sia in FP1 che in FP2, nessun pilota si è lamentato di blistering. Pirelli teme molto queste alte temperature per la gara di domenica visto che le monoposto saranno a pieno carburante con le Ultra Soft che, come ben sappiamo, sono delle “Low Working Range” e funzionano correttamente ad un range di temperatura tra i 90°C e i 110°C. Secondo le previsioni meteo le temperature dovrebbe iniziare ad abbassarsi già nella giornata di domani stabilizzandosi a valori intorno ai 25°C, qualche grado in meno rispetto alla temperatura odierna.

Focalizzando l’attenzione sul primo stint di simulazione qualifica notiamo che Mercedes e Ferrari hanno diversificato il lavoro tra i due piloti mentre Red Bull ha mandato in pista entrambi i suoi driver con la stessa mescola. Hamilton è stato il più veloce con la gomma “rossa” ed è riuscito a rifilare al compagno di squadra oltre mezzo secondo. La prestazione di Bottas con gomma soft, però, è stata sicuramente ottima anche perché sommando i best sector avrebbe potuto ottenere un “giro ideale” con un gap di poco più di 2 decimi da Hamilton nonostante l’utilizzo di una mescola meno performante. Molto staccati Red Bull e Ferrari che, nei confronti della Mercedes, hanno accusato un gap superiore al secondo.

Nel secondo stint, molto più significativo in quanto tutti i piloti hanno utilizzato le Ultra Soft, la W09 di Lewis Hamilton si è confermata la vettura più veloce in pista. Anche con le gomme “viola” i distacchi rimediati dai due Red Bull e dalle due Ferrari sono piuttosto ampi.

Sorprende, in negativo, il tempo di Vettel che con poco carburante non è riuscito a mettere insieme un buon giro ed è sicuramente stato penalizzato dall’utilizzo della Power Unit specifica 1 che, ormai, ha percorso migliaia di chilometri e si sta avvicinando al termine del suo ciclo di vita.

Nell’analisi dei tempi del secondo stint non è presente Bottas, il pilota finlandese ha, infatti, accusato dei problemi che non gli hanno permesso di proseguire le prove dopo il suo 1° run e non è quindi riuscito a girare con le gomme UltraSoft. Bottas non ha raccolto dati per la Mercedes durante la simulazione gara visto che lui, secondo il programma, doveva effettuare il suo stint provando anche le gomme soft.

Analisi simulazione gara

Nella simulazione di gara, i valori riscontrati durante la simulazione delle qualifiche, sono stati completamente stravolti perché, Sebastian Vettel, come potete osservare dai grafici in basso, è stato il pilota più competitivo in pista. La Ferrari numero 5 del pilota tedesco è partita nella sua simulazione di gara utilizzando le gomme super soft che, con molta probabilità, non saranno quelle che i piloti utilizzeranno durante il primo stint domenica. Su questo tracciato e con queste temperature sarà molto difficile riuscire a qualificarsi nel Q2 con le “rosse” anche perché, il gap prestazionale tra Super Soft e Ultra Soft è sembrato essere di circa 1 s.

Analizzando i tempi del tedesco vediamo chiaramente che, nonostante lo stint abbastanza lungo rispetto a quello degli altri piloti, è riuscito ad essere molto veloce e costante.

Verstappen a parità di mescola con Vettel è stato costantemente più lento (come dimostra la sua linea di tempi) tanto che, nell’analisi del passo, la differenza tra i due piloti è stata di ben 3 decimi al giro.

Tra quelli che hanno simulato il loro long run con le Ultra Soft, Hamilton è stato più veloce di pochi millesimi rispetto a Raikkonen mentre Ricciardo non è sembrato avere un buon ritmo con questa tipologia di pneumatici.

Nell’ultimo stint di gara, poco significativo per i pochi giri percorsi, Vettel si è confermato il più veloce in pista. La differenza sul passo non è spiegabile solo con il minor quantitativo di benzina a bordo dovuto ad un primo stint più lungo rispetto agli altri, infatti se facciamo qualche calcolo sapendo che 10 kg su questo tracciato equivalgono a circa 230 millesimi notiamo che il vantaggio prestazionale di Vettel, dovuto al quantitativo di benzina, è pari a 263 millesimi su Ricciardo, 131 millesimi su Hamilton, 65 millesimi su Raikkonen e 230 millesimi su Verstappen.

Da quello che si è visto oggi la lotta tra Ferrari e Mercedes sembra essere molto agguerrita ma per avere un’idea più precisa bisognerà, come sempre, attendere le FP3 perché i team, in queste ore, lavoreranno molto sugli assetti delle vetture visto che non avevano nessun dato a disposizione relativo agli scorsi anni.  Da tenere in considerazione anche l’abbassamento delle temperature che potrebbe avvantaggiare i team che oggi hanno sofferto maggiormente di surriscaldamento delle gomme posteriori.