Formula 1, GP Gran Bretagna. Tutte le domande (tecniche) e le risposte di Silverstone

Formula 1

Cristiano Sponton

Mercedes e Ferrari (foto: Sutton Images)

Analizziamo il GP di Gran Bretagna da un punto di vista tecnico. Dalla partenza della gara alla gestione delle gomme, dal salto in avanti compiuto dalla Ferrari all’impatto della safety car, per arrivare al problema che ha mandato ko Verstappen

L'ORDINE D'ARRIVO

LE CLASSIFICHE

La partenza è stata il momento chiave della vittoria Ferrari?

Mercedes temeva molto la partenza e lo aveva ammesso alla stampa anche Toto Wolff alla fine delle qualifiche. Ferrari, in questo 2018, ha un sistema di start molto performante e lo si era visto anche in Austria dove lo spunto di Raikkonen e Vettel era stato ottimo, anche se poi erano rimasti ”incastrati” e non avevano potuto trarne beneficio.

Hamilton scattato dalla pole position ha avuto un pattinamento eccessivo delle ruote posteriore e Vettel, che prendeva avvio dal lato sporco lo ha praticamente fulminato prima di curva 1. Lo scatto del pilota inglese è stato talmente negativo che è stato scavalcato anche da Bottas ed ha permesso addirittura a Raikkonen di attaccarlo. Il tentativo di Kimi non è andato a buon fine a causa di un bloccaggio delle ruote anteriori che gli ha fatto perdere il controllo della sua SF71H che ha colpito Hamilton mandandolo in testacoda (relegato all’ultimo posto).

La penalizzazione a Raikkonen è stata giusta?

Raikkonen, per il contatto avvenuto al via con Hamilton, è stata sanzionato dai commissari sportivi con 10 s di penalità e 2 punti sulla patente. Come spesso succede in Formula 1 questo contatto è stato giudicato diversamente rispetto a quello del GP di Francia dove Vettel era stato penalizzato con 5 s e 2 punti sulla patente.

I commissari di questa gara erano Tom Kristensen, Tim Mayer, Mumtaz Tahincioglu e Steve Stringwell che, dopo aver visionato le immagini tv, hanno applicato l’articolo 38.1 del regolamento sportivo che lascia libera discrezionalità a loro sulla penalità da infliggere.

Art 38.1 del Regolamento Sportivo
"Il direttore di gara può segnalare ogni incidente in pista o sospetto di violazione del presente Regolamento Sportivo o del Codice (un “incidente") agli steward. Dopo la revisione, avverrà a discrezione dei Commissari Sportivi decidere se procedere o meno con un’indagine.
I commissari possono anche indagare su un incidente notato da loro stessi." 

Dove è migliorata la Ferrari tra Austria e Inghilterra?

Il GP di Silverstone ci ha riportato ad una situazione che eravamo abituati ad analizzare ad inizio stagione con la Ferrari che sembrava essere la miglior vettura in condizioni di qualifica mentre, Mercedes, dava l’impressione di avere un piccolo vantaggio in gara.

Tra l’Austria e la Gran Bretagna, grazie agli aggiornamenti, la Ferrari ha migliorato molto il bilanciamento della vettura che sembrava essere stato compromesso dopo il GP di Barcellona dove, i miglioramenti introdotti sulla SF71H, non avevano dato i risultati sperati. Bilanciamento ottimale della Rossa che si è visto principalmente nel secondo settore, caratterizzato da curve a media e alta velocità. In Austria su due curve con caratteristiche analoghe la vettura soffriva molto di sottosterzo e pagava decimi preziosi sulla Mercedes W09. A Silverstone, invece, non è stato così e la Rossa è riuscita ad essere vicinissima alle prestazioni delle Frecce d’Argento.

La Ferrari è riuscita a trovare tanto carico dal fondo che gli ha permesso di utilizzare un assetto aerodinamico più scarico rispetto alla Mercedes permettendogli di essere più veloce sui rettifili.

Mercedes con una miglior gestione degli pneumatici rispetto a Ferrari?

Ritornando alla gara e in particolare analizzando il primo stint possiamo notare che Vettel ha spinto fortissimo soprattutto nei primi giri stressando oltre modo gli pneumatici. Pneumatici, specialmente anteriori, che a fine stint sono andati in crisi e, dalle immagini Tv, era possibile osservare dei veri e propri blister specialmente sull’anteriore sinistra.

Analizzando il grafico in basso possiamo notare che, a differenza di quanto visto in Austria, Mercedes ha gestito molto bene gli pneumatici con Bottas che, a partire dal giro 15 è stato costantemente più veloce rispetto a Vettel. Bottas non azzardato nessun undercut in quanto il distacco di Vettel non lo permetteva e quindi, in Mercedes, hanno deciso di continuare finché non si fosse fermata la Rossa.

Hamilton agevolato dall’ingresso della Safety Car?

L’entrata in pista della Safety Car ha sicuramente avvantaggiato Hamilton che ha così potuto terminare la gara al secondo posto dopo che, alla fine del primo giro, era transito nelle ultime posizioni. Senza l’ingresso della Safety Car difficilmente avrebbe potuto terminare la gara sul podio anche se, una volta liberatosi dal traffico, si è dimostrato il più veloce in pista dando l’impressione che il pacchetto Mercedes – Hamilton, fosse quello più performante.

La Safety Car ha sicuramente aiutato anche la Ferrari che ha così potuto terminare tranquillamente la corsa senza preoccuparsi eccessivamente degli pneumatici. E’ stata giusta la scelta degli strateghi di Maranello di richiamare entrambi i piloti durante il regime di Safety Car per montare il set di gomme soft risparmiato durante il sabato di qualifica. Gomme che, abbinate all’utilizzo dell’ala mobile, hanno permesso a Vettel di superare Bottas e di andare a vincere la corsa. Anche per Raikkonen la safety Car è stata un vantaggio perché, sfruttando le soft nuove, è riuscito a sopravanzare sia Verstappen che Bottas riuscendo a concludere la gara al terzo posto.

Bottas è stato l’unico pilota a cui la Safety Car non ha dato sicuramente un vantaggio perché sperava nel tracolo delle gomme di Vettel per poter tentare un attacco. Con la Safety Car, il muretto Mercedes, giustamente, ha tentato l’azzardo non richiamandolo ai box perché era l‘unica scelta possibile che potevano fare per cercare di vincere la gara. Scelta che non ha sicuramene pagato ma l’azzardo è stato giusto.

Perché Verstappen è finito in testacoda?

Verstappen è stato l’autore del sorpasso più bello di questo fine settimana quando ha risposto, sfruttando una traiettoria esterna, alla manovra di Kimi Raikkonen. Successivamente il pilota olandese si è girato ma la responsabilità non è stata sua dato che ha avuto un problema al brake by wire. Questo sistema è stato re-introdotto in Formula 1 a partire dalla stagione 2014 in quanto l’energia recuperata dal sistema MGU-K ed immagazzinata nelle batterie è molto più elevata rispetto alle stagioni scorse e quindi anche il freno motore che questo produce è molto più importante.