Formula 1, Hamilton: l'allungo su Vettel e titolo nel mirino già ad Austin

Formula 1

Chiara Baroni

Dopo il successo a Suzuka, il pilota della Mercedes ha fatto un deciso passo verso il suo quinto titolo. Negli ultimi quattro GP ha incrementato il suo vantaggio Vettel di almeno 10 punti a gara: +30, +40, +50 e +67

HAMILTON DIFENDE VETTEL: "MERITA PIU' RISPETTO"

HAMILTON CAMPIONE AD AUSTIN SE...

Una vittoria speciale quella di Lewis Hamilton a Suzuka: non solo la 71^ in carriera, la nona di questa stagione, la quarta consecutiva, la sesta nelle ultime sette gare, ma anche la 50^ messa a segno al volante di una Mercedes. Neanche poi tante se si pensa che in questi anni Hamilton si è trovato accanto un compagno, Rosberg, capace di soffiargli un bel po' di vittorie e un titolo mondiale. Ma anche Mercedes ha da sfoggiare dei bei numeri a corollario del 50° successo assieme ad Hamilton. A Suzuka è arrivata la quinta vittoria consecutiva per le Frecce d'Argento, una striscia che eguaglia il record dei tempi d'oro Ferrari, vittoriosa in Giappone dal 2000 e 2004. E ancora: Mercedes ha brindato alla 44esima doppietta della sua storia, la 4^ stagionale, la 2^ consecutiva, segno che il progetto della vettura 2018, partito in maniera meno dirompente rispetto al passato, è arrivato a giusta maturazione nel momento in cui c'era più necessità di risultati, il finale di stagione. Tempistica grazie alla quale, negli ultimi 4 Gran Premi, Hamilton ha potuto incrementare il suo vantaggio su Sebastian Vettel di almeno 10 punti a gara: +30, +40, +50 e, ora, +67. Un ritmo che, se replicato, in varie combinazioni, anche nella prossima gara, gli permetterebbe di laurearsi già in Texas campione del mondo per la quinta volta, con 3 gare d'anticipo, come accaduto nel 2015. Magari con una gara come quella di Suzuka, condotta in testa dall'inizio alla fine, lasciando gli avversari solo le briciole: nello specifico, per Sebastian Vettel a Suzuka la soddisfazione di aver messo a segno lui, togliendolo all'inglese, il giro veloce in gara. Più un capriccio o un dispetto che un'effettiva manifestazione di superiorità. E in ogni caso troppo poco per non provare una certa amarezza.