Formula 1 GP Stati Uniti 2018. Tutto quello che è successo nelle ultime 3 edizioni

Formula 1

Michele Merlino

Kimi Raikkonen (Foto: Sutton)

Tra uragani e gare con 40 sorpassi ecco com’è andata nelle ultime tre edizioni del GP Usa corse ad Austin su una pista spettacolare, tecnica e selettiva

LA CRONACA DEL GP DEGLI USA

2017 – quanti duelli. Il poleman Hamilton si fa sorprendere al via da Vettel, ma Seb non riesce a scappare, perché Lewis lo passa nel controrettilineo al sesto giro, senza che il pilota Ferrari opponga, o possa opporre, molta resistenza. Lewis allunga subito, e la Ferrari prova a scompaginare le carte richiamando Vettel per un cambio gomme nel finale, dopo che Verstappen, dietro a lui, aveva appena effettuato la stessa mossa. I due si mettono così in caccia di Bottas e Raikkonen, che invece conservano le gomme soft montate ad un terzo di gara. Ne esce un finale con molti duelli, ma che, ai fini del mondiale, non cambia la situazione che si era consolidata prima dell’azzardo strategico: Vettel risale al secondo posto, mentre al terzo c’è Raikkonen, capace di infilare Bottas al 42° giro. All’ultimo passaggio Verstappen riesce a sorpassare Raikkonen ad un paio di curve dalla fine, ma taglia platealmente la pista, in accelerazione: inevitabile la penalizzazione da parte dei commissari che lo ricaccia in quarta posizione.

Max Verstappen (Foto: Sutton)

2016 – 40 sorpassi ma domina The Hammer. Hamilton parte bene dalla pole e non ha problemi a controllare i rivali dopo che il compagno di team Rosberg viene saltato da Ricciardo alla prima curva. Il pilota Red Bull perde la seconda posizione a favore di Nico a causa di una Virtual Safety Car provocata dal suo compagno di team Verstappen: l’olandese abbandona la vettura in una posizione da cui non si riesce a rimuoverla in tempi brevi.

Lewis Hamilton (Foto: Sutton)

2015 – l’anno dell’uragano.  Il passaggio dell'uragano Patricia nella zona del circuito regala un weekend imprevedibile e spettacolare. Si comincia al sabato in negativo, con il posticipo delle qualifiche alla domenica mattina. Poche ore dopo, la gara, corsa in condizioni di bagnato/asciutto, è un fuoco d'artificio continuo. Sono numerosi i duelli e colpi di scena: quelli iniziali tra le Mercedes e le Red Bull; i corpo a corpo tra Hamilton e Rosberg; la rimonta di Vettel; l'uscita di Raikkonen e Kvyat; lo speronamento di Hulkenberg a Ricciardo... Alla fine la gara viene decisa da un errore di Rosberg, che finisce sull'erba in accelerazione dalla curva 15. Hamilton lo passa e va a vincere gara e terzo titolo mondiale. Fa sorridere la spiegazione data da Nico per il suo decisivo errore: lo avrebbe mandato fuori un colpo di vento.