Formula 1, GP USA. La Ferrari non si ferma, nuovi sviluppi per Austin

Formula 1

Cristiano Sponton

Sebastian Vettel (Foto: Sutton)

Attesi nuovi sviluppi correttivi per la Ferrari in Texas nel tentativo di ritrovare la performance persa negli ultimi GP. Austin sarà come Silverstone quando il nuovo pacchetto aerodinamico restituì competitività alla SF71H? 

LA CRONACA DEL GP DEGLI USA

Il team di Maranello dopo il GP di Monza sembra aver smarrito la strada tecnica. Per le Rosse sarebbe veramente molto importante ritrovare la performance in questa fase finale di stagione per chiudere il campionato nel migliore dei modi, ritrovando fiducia.
Fino al GP d’Italia la SF71H è stata la monoposto di riferimento a livello prestazionale, ma a partire da Singapore qualcosa è andato storto e Mercedes ha preso il sopravvento. I rivali della Rossa in questi ultimi mesi hanno fatto sicuramente dei progressi, specialmente nella gestione e nello sfruttamento degli pneumatici, mentre gli sviluppi portati in pista da Maranello non hanno portato benefici, rendendo complicato il bilanciamento della monoposto.

Quanto sopra è dimostrato anche dalle prestazioni della Red Bull che, in queste ultime gare, si è avvicinata molto alla Ferrari senza portare grosse modifiche sulla monoposto. I tecnici di Maranello dopo le FP2 di Suzuka hanno compreso che gli ultimi aggiornamenti aerodinamici mandavano in crisi l’equilibrio della macchina e sono quindi tornati sui loro passi. I risultati, che non si sono visti a Suzuka in qualifica (strategia) e in gara (Ko di Vettel), erano però evidenti dall’analisi quantitativa. Osservando infatti le prestazioni della SF71H durante le FP3, si poteva notare un avvicinamento del team italiano alla Mercedes, cosa che avrebbe potuto generare pressione ad Hamilton.

Negli Stati Uniti arriveranno correttivi molto importanti che dovrebbe far esprimere nuovamente la SF71H al massimo delle potenzialità. Ad Austin dovrebbe succedere un po’ quanto accaduto a Silverstone, dove il team italiano portò in pista un pacchetto aerodinamico che andò a sanare i problemi di bilanciamento che si erano creati con gli sviluppi introdotti sulla SF71H in Spagna.

Per quanto riguarda gli altri team, come potete osservare dal grafico dei distacchi chilometrici, c’è stato il sorpasso del team Sauber Alfa Romeo sulla McLaren che ormai è in completa caduta prestazionale.  La squadra svizzera, rispetto alla stagione 2017, è quello che ha fatto i maggiori progressi passando da un gap chilometrico di 770 millesimi/km a “soli” 423 millesimi/km. Questo sta a significare che c’è stato un recupero su Mercedes di ben 1,7 s (calcolato su tracciati di 5 km) in una sola stagione che rappresenta un risultato straordinario per la scuderia elvetica.