Formula 1, tutti gli errori della Ferrari nel Mondiale 2018: dal Bahrain ad Austin

Formula 1

Seconda parte della stagione in netto calo per la Ferrari, e ora Hamilton e la Mercedes sono a un passo dal titolo. Ma sono stati diversi gli errori commessi dalla Rossa, sin dalla gara in Bahrain. Qui l'analisi, gara dopo gara, di ciò che è andato storto. Il GP degli USA è in diretta esclusiva su Sky Sport F1 e Sky Sport Uno: gara alle 20.10

IL GP DEGLI USA IN DIRETTA

Una stagione cambiata radicalmente dal GP d'Italia: la Ferrari, che con Sebastian Vettel sembrava poter mettere le mani sul titolo, si è invece ritrovata dopo Monza con un gap dalla Mercedes sempre più ampio in classifica. E ora Lewis Hamilton è a un passo dalla vittoria finale. Per la Rossa molti errori, sin dalla gara in Bahrain, che hanno progressivamente cambiato il volto al campionato. 

GP BAHRAIN 

Vince Hamilton, ma Raikkonen è costretto al ritiro dopo un problema al pit stop: alla ripartenza viene colpito un meccanico, poi operato per la frattura di tibia e perone.

GP BAKU

Raikkonen sbaglia la qualifica e perde la pole position: parte quinto e chiude secondo. Vettel, in ripartenza dopo Safety car, sbaglia la frenata e perde la seconda posizione fino a chiudere al quarto posto. Kimi sperona Ocon al primo giro (va a muro durante la gara, ma la macchina resiste).

GP CANADA

Altro errore di Raikkonen e sempre in qualifica  nell'ultimo tentativo sbaglie, finisce nell'erba e in gara scatta col quinto tempo. Anonimo sesto posto nel GP. 

GP FRANCIA

A Le Castellet, Raikkonen sbaglia la qualifica e finisce sesto. In gara Vettel attacca Bottas al via, perde la macchina e lo centra. Per lui penalità di 5 secondi.

GP AUSTRIA

Vettel in qualifica crea impedimento a Sainz e arriva la penalità di 3 posizioni in griglia.

GP GERMANIA

Sembrava la gara di Vettel e di un trionfo davanti al proprio pubblico, poi un errore del tedesco, che va a muro mentre era in testa, spiana la strada al successo di Hamilton. Il britannico torna leader del Mondiale piloti, la sua Mercedes in testa alla classifica costruttori. 

GP UNGHERIA

Il momento chiave della gara al 40esimo giro, quando Vettel, secondo dopo il pit stop di Bottas, viene richiamato al box per montare le ultra soft. Sosta troppo lunga - 4.2 - e il finlandese della W09 lo passa. E così sarà l’ordine in pista fino agli ultimi chilometri, quando dopo una serie di tentativi, a dire il vero mai troppo convinti, la SF71 H di Seb riesce a mettere la freccia per prendersi il secondo posto. Ma da quel pit stop troppo lento ha reso impossibile attaccare Hamilton, che vince.

GP BELGIO

Strategia in qualifica sbagliata. Kimi Raikkonen, con pista asciutta, è in lotta per la pole position, ma la mancanza di carburante gli impedisce di fare un ultimo giro in condizioni migliori del tracciato, e finisce al sesto posto.

GP ITALIA

Nonostante la prima fila tutta Rossa, Vettel etra in contatto con Hamilton nel corso del primo giro. il distacco in classifica diventa di 30 punti in favore del pilota della Mercedes. La Ferrari abbocca alla finta Mercedes e richiama Kimi al box troppo presto, costringendolo a un secondo stint troppo lungo (blister) nel quale Hamilton lo infila facile.

GP SINGAPORE

A Marina Bay fallisce la strategia con Vettel, che perde posizione su Verstappen. Seb è autore di una partenza incoraggiante con un sorpasso su Verstappen per prendersi il secondo posto, ma poi perde al rientro dal pit stop. Da qui il tedesco di spegne: sale sale sul podio, ma non basta per rendere meno amaro il weekend. Vettel a questo punto della stagione ha perso 48 punti in 5 gare.

GP GIAPPONE

In qualifica, nel Q3, entrambi i piloti della Ferrari vanno in pista con gomme intermedie. Tutti gli altri, invece, con slick. Ma non piove in avvio di sessione, mentre sia Seb che Kimi sbagliano quando fanno il giro con gomme da asciutto. Vettel, inoltre, al nono giro è protagonista di un incidente con Verstappen.

GP USA 

Vettel non rallenta abbastanza in regime di bandiera rossa nelle FP1 e prende una penalità di 3 posizioni in griglia.