Formula 1, GP Brasile: Mercedes, si chiude il cerchio di un'annata super

Formula 1

Mara Sangiorgio

A Intelagos le Frecce d'Argento hanno messo il sigillo su un'altra annata trionfale: dopo il titolo piloti, il successo di Hamilton ha consegnato al team tedesco anche quello costruttori. Del Brasile ricorderemo anche il contatto e le polemiche tra Verstappen e Ocon. Red Bull super, anche la Ferrari ha potuto fare poco. Ma almeno Raikkonen va sul podio

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E’ l’abbraccio che chiude il cerchio quello di Hamilton a fine gara in Brasile. Dopo il Mondiale piloti la Mercedes ha conquistato anche quello costruttori a una gara dalla fine della stagione. Il quinto consecutivo. E c’è da scommetterci che nel mirino c’è già il sesto, per eguagliare la sequenza vincente più lunga della storia della Formula Uno che per ora è ancora della Ferrari. Due mondiali meritati, ancora una volta, per forza e soprattutto costanza. In Brasile la decima vittoria di Lewis Hamilton è arrivata anche con un pizzico di fortuna, grazie all’atto sconsiderato di Esteban Ocon che ha tolto un successo strameritato a Max Verstappen andandogli addosso nel tentativo di sdoppiarsi. Tra i due è finita persino in rissa e spintoni e così l’olandese dovrà fare due giorni di servizi sociali alla FIA. Aver perso il controllo è stato l’unico sbaglio del pilota della Red Bull, che sicuramente senza quel contatto avrebbe vinto una gara in cui ha dimostrato una volta di più la stoffa del campione, costruendo con un sorpasso dietro l’altro la sua rimonta dalla quinta posizione. La Mercedes è andata per la terza volta consecutiva in crisi con le gomme, ma anche la Ferrari – contro una Red Bull così – non ha potuto fare granché. Solo Kimi Raikkonen è riuscito a difendere la terza posizione ed è salito per la dodicesima volta sul podio questa stagione. Sebastian Vettel disperso: sesto al traguardo non ha avuto ritmo per tutta la gara. Chiuso in partenza dalla coppia Mercedes ha perso fin da subito una posizione ma ha dovuto lottare anche con un problema a un sensore sulla sua rossa. Manca una gran premio ma per il tedesco sembra già tempo di voltare pagina e pensare già alla prossima sfida.