Formula 1, GP Abu Dhabi 2018: 10 curiosità dopo l’ultima gara della stagione

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Michele Merlino

Fernando Alonso ad Abu Dhabi (foto: Sutton)

Con la gara ad Abu Dhabi si è ufficialmente conclusa la stagione di Formula 1. Ecco numeri, statistiche e curiosità sul Mondiale appena concluso con il GP di Yas Marina

FOTO. LECLERC-FERRARI, DEBUTTO DA TITOLARE

Mercedes: 1 pole su 2 è sua. La prima fila ottenuta durante le qualifiche del sabato, ha segnato la 51esima prima fila completa Mercedes sulle 100 dell’era Turbo/Hybrid. Con questa pole ad Abu Dhabi, il team anglo-tedesco stabilisce il record assoluto di 5 prime file complete consecutive in un GP.

Bottas, bene ma non benissimo. Statistiche negative per Valtteri Bottas che, con la gara di domenica, diventa l’unico pilota Mercedes senza vittorie in una stagione nell’era Turbo/Hybrid. Inoltre, durante il biennio nel team di Brackley, il finlandese ha registrato 7 pole: meno di quanto Hamilton o Rosberg siano riusciti a fare in una sola stagione.

Hamilton supera la vetta dei 3000. Domenica ad Abu Dhabi Hamilton ha conquistato la sua 51esima vittoria, solo dell’era Turbo/Hybrid, eguagliando i successi di Prost in tutta la carriera. Durante la stagione appena conclusa ha segnato il record stagionale per maggior punti ottenuti (408), diventando il primo pilota a passare il traguardo dei 3000 punti in carriera (3018).

La prima prima fila. Il circuito di Abu Dhabi non è mai stato favorevole alla Ferrari, tuttavia la Rossa non si era mai avvicinata così tanto alla pole su questo circuito (+0,331). Il giro di Vettel ha permesso al team di Maranello di portare una macchina in prima fila, cosa mai successa prima a Yas Marina.

Anno da record di punti per Ferrari. Vettel in tutta la stagione ha stabilito il record stagionale di punti ottenuti per un pilota del team di Maranello (320). Raikkonen, con la sua costanza è riuscito a mantenere il terzo posto in campionato.

Correva il 2008. L’ultima volta che i due piloti del team di Maranello hanno terminato la stagione al secondo e terzo posto è stato nel 2008 con Massa e Raikkonen. Importante sottolineare come entrambi, durante il corso del 2018, siano stati gli unici piloti (insieme a Bottas) a non venir mai eliminati in Q1 e Q2.

Renault, il 4° posto è suo. Stagione positiva per la Renault che riesce a conquistare il quarto posto in classifica costruttori. Ad Abu Dhabi Sainz (sesto) ha ottenuto il miglior risultato dopo Baku (quinto), con il costruttore francese.  

Alonso, sarà vero addio? A 37 anni, con 17 stagioni di F1 sulle spalle, coronate da due titoli mondiali (con Renault nel 2005 e 2006) e 311 GP disputati Fernando Alonso dice basta. Il prossimo anno non sarà al via della stagione di Formula 1, dove ha conquistato 32 vittorie, 97 podi e 22 pole position. Tra i suoi record ne restano due in particolare, quello del pilota che nella storia della F.1 ha portato a termine più GP e che ha percorso più km in gara (davanti a Schumacher).

Arriva Leclerc. Nel 2019 vedremo una Ferrari con il numero 16 sulla scocca per la prima volta dal GP di Monaco del 1966 (Bandini, 2° all’arrivo). All’epoca i numeri non erano fissi per tutta la stagione. Charles Lecrerc sarà il secondo pilota Ferrari più giovane della storia: avrà 21 anni 5 mesi e 1 giorno al GP d’Australia 2019. Il record è di Ricardo Rodriguez (19 anni 6 mesi 27 giorni, Italia 1961).