Formula 1, GP Montecarlo 2019: tutte le statistiche e le curiosità della gara

Formula 1

A quota 77 vittorie, 85 pole position e 140 podi, può ancora esserci una prima volta per Hamilton? Sì, analizziamo il nuovo traguardo di Lewis nei numeri che emergono dal GP di Monaco. Il Mondiale torna il 9 giugno con il GP del Canada, sempre in diretta esclusiva su Sky Sport F1

L'ANALISI TECNICA DEL GP

LE PAGELLE DI VANZINI

TURRINI: "FERRARI, VALORIZZA L'AUDACIA DI LECLERC"

Hamilton ha ottenuto la 77^ vittoria in carriera (nel 77° GP di Monaco) conducendo tutti i giri in programma, la stessa impresa che aveva messo a segno nello scorso GP di Spagna. Nonostante questa sia la sua 17^ gara condotta dall’inizio alla fine, è la prima volta che domina due GP consecutivi dallo spegnimento dei semafori alla bandiera a scacchi. Se aggiungiamo che Lewis ha condotto per intero anche il GP di Cina, sembra che l’onda vincente del “Boscaiolo” Bottas si stia esaurendo, mentre Hamilton ha ingranato un passo da fenomeno assoluto che lo ha portato da -2 in classifica dopo Baku a +17 dopo Monaco. Per Bottas la consolazione di aver infilato, per la prima volta in carriera, una sequenza di sei podi.

Hamilton e Marquez

È interessante il parallelismo di risultati fra i leader dei campionati di Formula 1 e MotoGP: Hamilton nelle ultime 8 gare si è classificato solo al primo o secondo posto (6 e 2 volte rispettivamente), mentre Marquez, escludendo le cadute (Australia e Valencia 2018; Austin 2019), negli ultimi 10 arrivi ha ugualmente collezionato sono solo vittorie (7) o secondi posti (3).

Un passo falso (ma solo uno…)

Il terzo posto di Bottas ha impedito alla Mercedes di registrare la sequenza record di doppiette, sei, ma per il resto il team anglo-tedesco continua a dominare: la loro 62^ prima fila completa eguaglia il record di tutti i tempi appartenente a tre team (Ferrari, Williams, McLaren). Il ritmo Mercedes è da schiacciasassi: 4^ prima fila completa consecutiva, 8^ vittoria consecutiva, in testa ininterrottamente dal 32° giro del GP di Baku (230 giri), il doppio dei podi dei rivali (12 a 6).

Sei su sei

Per la terza volta nella storia della F.1 un team vince le prime sei gare in calendario: accadde nel 1988 con la McLaren e nel 2014 con la stessa Mercedes (escludendo le gare di Indianapolis, ci sarebbe anche la Ferrari del 1952 e 1953). Furono anni bui per gli avversari: nel 1988 la McLaren vinse 15 gare su 16, interrompendo la sequenza di vittorie solo alla 12^ gara, vinta dalla Ferrari; nel 2014 la Mercedes conquistò 16 gare su 19. Per i rivali delle frecce d’argento una speranza: nel 2014 alla settima gara ci fu il primo stop Mercedes, con la vittoria di Ricciardo (Red Bull).

Vettel come Lauda

In un weekend segnato dall’emozione per la scomparsa di Niki Lauda, è particolarmente piacevole registrare un piccolo record di Vettel: è il primo pilota Ferrari che si classifica primo o secondo a Monaco in tre anni consecutivi dal 1975-1977, quando Niki mise a segno questa tripletta. Per Seb la sequenza è di una vittoria e due secondi posti, mentre per Lauda fu di due vittorie ed un secondo posto. Per Vettel è anche il miglior risultato stagionale dopo i due terzi posti di Cina ed Azerbaijan.

Il settimo podio a Monaco

I primi due in gara, Hamilton e Vettel, sono saliti sul podio per la settima volta a Monaco: si tratta degli stessi piazzamenti fra i primi tre qui di due grandi del Principato, Graham Hill e Michael Schumacher. Il record è vicino: solo Senna è salito 8 volte sul podio di Monaco.

Il quinto diverso

Il ritiro di Leclerc ha fatto sì che per la prima volta quest’anno tra i primi cinque si sia inserito un pilota diverso da Hamilton, Bottas, Vettel, Verstappen ed il suddetto Leclerc. Il nuovo entrato è Gasly. Ora si tratta di scoprire quando verrà infranto un altro tabù: dal GP di Monza dell’anno scorso, nei primi 5 posti si sono classificate solo Mercedes, Ferrari e Red Bull…