Formula 1, il commissario di gara Pirro: i motivi della penalità a Vettel

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Emanuele Pirro è tra i commissari FIA che a Montreal hanno sanzionato Vettel con 5'', sufficienti a consegnare il successo a Hamilton. A FormulaPassion ha detto: "Fanno male certe critiche. Da appassionato di corse e della Ferrari in particolare, sono molto dispiaciuto per come si è conclusa la gara, ma l'integrità dello sport deve prevalere"

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La premessa è necessaria: al di là di quanto accaduto domenica al GP del Canada, non è facile essere in questo momento Emanuele Pirro. Ex pilota, con alle spalle 5 vittorie a Le Mans, è uno dei commissari di gara finito nell’occhio del ciclone per la penalità di 5'' inflitta a Sebastian Vettel e che di fatto ha tolto la vittoria al tedesco consegnandola a Lewis Hamilton. Seb è stato punito per un rientro in pista (dopo un errore in curva 3) consumatosi al giro 48 e considerato pericoloso. Una scelta che ha fatto discutere molti relativamente ai temi del buon senso e dello spettacolo da tutelare. La Ferrari ha deciso di ricorrere in appello alla Corte Internazionale della FIA, ma intanto Pirro, che tra l’altro è l’unico italiano tra i commissari di gara, sta facendo i conti con una serie di pesanti - in qualche caso anche troppo - critiche piovutegli addosso e forse finito ancora più sotto pressione per la lunga inquadratura che la regia internazionale gli ha dedicato. Critiche pesanti, dunque, arrivate non solo dai tifosi della Ferrari, ma anche da alcuni ex piloti come Andretti, Mansell e Webber. "Folle decisione", il loro commento unanime. Pirro ha deciso di dire la sua su quanto accaduto a Montreal: "Mi ha fatto male sentire personaggi del calibro di Mansell e Andretti dire certe cose - ha raccontato a FormulaPassion - Loro vengono da un'epoca in cui si era sprezzanti del pericolo di morte o incidenti gravi. Oggi i tempi sono cambiati. Il mondo e le corse stesse sono differenti".

La scelta di Pirro: la sua spiegazione

Il delegato FIA, che ha affermato di aver ricevuto anche attestati di solidarietà, ha poi fornito la sua spiegazione sull'episodio: "Sono state fatte migliaia di battaglie per migliorare la sicurezza e il modo in cui si disputa una gara non può esserne escluso - ha aggiunto per spiegare la sua scelta - Da tifoso e appassionato di corse e della Ferrari in particolare modo, sono molto dispiaciuto per come si è conclusa la corsa. Sono sicuro che capirete che non è stato semplice, ma l’integrità dello sport deve prevalere". Se ci si chiede perché Pirro più degli altri commissari è stato attaccato, la risposta è semplice: perché il suo giudizio da ex pilota ha un peso maggiore e influisce sul parere degli altri.

Ma chi è Emanuele Pirro?

Classe 1962, nato a Roma, Emanuele Pirro oggi è l'unico italiano nel ruolo di steward of the meeting. Ha corso sia in Formula 1 che in Turismo, ma nella sua storia ci sono i già menzionati cinque successi alla 24 Ore di Le Mans. Per due volte è stato campione italiano Karting, ha vinto la F.Abarth 1980 e due volte il campionato italiano Turismo. ma nel suo curriculum da pilota c'è molto di più, per un totale di circa cinquecento competizioni nazionali e internazionali".