Formula 1, GP Francia: l'analisi tecnica della gara a Le Castellet

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Cristiano Sponton

Nel Gran Premio di Francia domina ancora una volta Hamilton che, dopo aver ottenuto la pole, mantiene il comando della gara dal primo all'ultimo giro. La gara della Ferrari è in linea con le attese, buono il terzo posto di Leclerc che sul finale attacca Bottas. Ottima la prestazione di Sainz che chiude al sesto posto, segno che McLaren è la quarta forza in pista

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Il fine settimana francese è stato dominato da Lewis Hamilton che, dopo aver ottenuto la pole position nella giornata di sabato, ha vinto piuttosto agevolmente la gara infliggendo dei distacchi piuttosto pesanti a tutti i rivali. In primis Bottas che esce da questa gara molto ridimensionato nonostante il secondo posto ottenuto. Ormai il divario nella classifica pioli è di 36 punti e sarà piuttosto difficile per il finlandese contendere il mondiale a Lewis Hamilton. La gara della Ferrari è stata in linea con le attese. Si sapeva fin dall’inizio che sarebbe stato un fine settimana di sofferenza nonostante gli aggiornamenti che non sono riusciti comunque a diminuire il gap nei confronti della Mercedes W10. Del resto, sulla carta, il PaulRicard era la pista ideale per esaltare le caratteristiche della W10 e far risaltare i difetti delle altre specialmente quelli della SF90 che, nonostante il lavoro fatto dagli ingegneri, continua a soffrire di tantissimo sottosterzo. Nonostante questo Leclerc è riuscito a portare la sua vettura in terza posizione arrivando a pochi decimi da Bottas che ha accusato qualche problema alla Power Unit della sua monoposto. Sotto le attese le prestazioni di Vettel che si è dovuto accontentare del quinto posto frutto della prestazioni in qualifica della sua SF90 che lo ha fatto scattare dalla settima posizione. Da segnalare l’ottima prestazione della McLaren di Sainz che è riuscito a terminare la corsa al sesto posto dimostrando che il team di Woking, in questa stagione, è la quarta forza in pista e che Renault, nonostante i tanti sviluppi aerodinamici, non è riuscita ad accorciare in classifica sul team di Woking.

Quanto veloce è stato Hamilton in Francia?

Hamilton, fin dai primi giri, ha impresso alla corsa un ritmo devastante che nemmeno Bottas è riuscito a reggere. La gara ha messo in risalto quanto si era visto fin dai long run di venerdì dove la W10 aveva dimostrato di non avere rivali su questo tracciato con qualsiasi tipologia di mescola. Il divario in gara è sembrato essere maggiore rispetto a quanto avevamo visto durante le qualifiche di sabato. Se analizziamo i singoli stint possiamo notare che la differenza di ritmo è stata davvero notevole. Bottas ha rimeditato un gap di 4 decimi, Leclerc di 6 decimi, Vettel 8 decimi e Verstappen quasi 1 s.

Anche nel secondo stint, quando i piloti hanno montato le hard, Hamilton si è dimostrato il più veloce in pista ma ha dato l’impressione di non aver spinto al massimo anche per tenere a bada gli pneumatici anteriori che hanno accusato un accenno di blistering.

Lo stesso Hamilton, a fine gara, ha ammesso di aver pensato soprattutto a gestire il gap senza spremere al massimo la sua W10 e questo è anche visibile dal grafico in basso, dove, all’ultimo giro, il cinque volte campione del mondo ha abbassato incredibilmente i propri tempi andando a sfiorare il giro veloce ottenuto da Vettel con gomme soft nuove.

Come mai a Vettel è mancata velocita in questo fine settimana?

La gara del pilota tedesco si è complicata dopo il risultato delle qualifiche. Nonostante questo la sua SF90è sembrata non avere lo stesso passo di Leclerc anche per alcuni problemi alla batteria che lo hanno costretto ad utilizzare mappature del motore meno estreme rispetto a quelle del compagno di squadra. Come potete osservare dal grafico in basso, il pilota tedesco, non appena si è liberato delle due McLaren ha girato costantemente più veloce di Verstappen portando il suo distacco a 3,3 s contro gli 8,5 s del giro 7.

Red Bull per evitare un possibile undercut ha richiamato ai box Verstappen con qualche giro di anticipo e la Ferrari non ha risposto tenendo in pista Vettel. Questo fattore, abbinato alla mancanza di ritmo di Vettel con le hard, ha riportato il vantaggio del pilota olandese sul tedesco ad oltre 5 s che, successivamente, è salito ad oltre 7s. Vedendo che Verstappen era irraggiungibile e che c’era la finestra su Sainz per una sosta aggiuntiva, il muretto Ferrari ha richiamato Vettel ai box al penultimo giro per raccogliere, grazie anche alle gomme soft, il giro più veloce che è valso 1 punto aggiuntivo al tedesco in classifica piloti.

Come mai Leclerc si è avvicinato così tanto a Bottas?

Charles Leclerc è stato il più veloce dei due piloti Ferrari sia con le medie che con le hard. Leclerc, seppur più lento di Bottas, è riuscito a controllare il distacco nei confronti del pilota finlandese che ha raggiunto il massimo valore al giro 44 con 8,4 s. A partire dal giro 46 ha iniziato progressivamente a recuperare sfruttando alcuni problemi tecnici di Bottas che ha accusato un missfire ad un cilindro e le sue gomme anteriori accusavano il fenomeno del blistering. Questi inconvenienti hanno permesso a Leclerc di portarsi nella scia della W10 di Bottas e all'ultimo giro, il pilota monegasco, ha anche tentato l'attacco per riuscire a portarsi in seconda posizione. Bottas è comunque riuscito a resistere ottenendo così il secondo posto.

Come è stata la gara della Red Bull?

Al di sotto delle attese, in quanto, venerdì, la RB15 del pilota olandese sembrava avere il passo per contendere il ruolo di seconda forza alla Ferrari. Ma, il team di Maranello, da venerdì a sabato a migliorato il comportamento della propria vettura mentre il team di Milton Keynes non è riuscito a fare i progressi sperati. Verstappen è riuscito a concludere al quarto posto contenendo la rimonta di Vettel mentre, Gasly, autore di una molto opaca anche a causa dell’utilizzo delle soft nel primo stint, si è dovuto accontentare del decimo posto.

Che ha problemi ha avuto Norris sulla sua McLaren?

Ottima la gara dei due piloti della McLaren che hanno portato entrambe le vetture in zona punti. Molto positiva la gara di Norris che, nonostante i tanti problemi tecnici, è riuscito a terminare la gara al nono posto. A 20 giri dalla fine ha iniziato ad accusare dei problemi idraulici che inizialmente li hanno impedito di utilizzare il DRS quando era in scia al compagno di team, Carlos Sainz, Successivamente il problema idraulico ha coinvolto il servosterzo, il differenziale e la trasmissione rendendo piuttosto difficile la vita al giovane pilota inglese.