Al Bar dello Sport, 30 anni dopo: la "Parola" a Jerry

Gossip
"Al bar dello sport", uscito nel 1983. Protagonisti Jerry Calà e Lino Banfi
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NOSTALGIA. Estate 1983: esce il film con Calà in versione "muto" e Lino Banfi "terrone" a Torino che diventerà un classico della comicità anni '80. "Uno dei personaggi a cui sono più legato, quel 13 miliardario al Totocalcio che libidine...". FOTO E VIDEO

di Alfredo Corallo

"Io non ci torno a Torino a fare zizizì con le aragoste, non ci torno!". Da povero "disgrazieto" a "bacieto" dalla buona sorte, Lino, per gli amici del bar l'Avvocato - vestiva dallo stesso sarto di Gianni Agnelli, diceva lui - in realtà "elettrauto" del crostaceo nei profondi abissi del banco di un sinistro pescivendolo ("Respirano le vongole, respirano!"), il nostro emigrante di Canosa si era ritrovato con la vincita di un miliardo e 300 milioni al Totocalcio buttata nuovamente a mare, inghiottita dalle fauci di una vorticosa roulette. L'agognato riscatto sociale, le umiliazioni subite dal cognato sabaudo arcistufo di mantenerlo ("L'è tuta colpa di Garibaldi!"), ma da cui si era apparentemente affrancato, il sogno di vivere tra ostriche (fresche) e champagne, si erano di colpo infranti su un tavolo verde del Casinò di Sanremo.

Lasciatemi cantare - Tutta colpa di Parola - dall'ultima pronunciata in una infelice mano di poker - che, pure, aveva intuito l'improbabile "2" di Juventus-Catania nella schedina che si rivelerà vincente, lanciando di fatto la scalata al montepremi. Poi, che vuoi, con tutti quei soldi, l'aria della Costa Azzurra, il compagno di viaggio distratto da una generosa entreneuse, la finestra tentatrice sul Casinò e... les jeux sont faits. Per fortuna l'ultimissima delle fiches puntata sul solito "2" uscirà 52 volte di fila, tre miliardi et voilà, sulle note de L'Italiano di Toto Cutugno, alla vista di Lino che balla guancia a guancia con la sua francesina, Parola ritroverà persino il verbo: "Hey, JR dei poveri (quello di "Dallas, ndr), ma cosa fai, l'innamorato pazzo?". L'unica, ma fondamentale battuta pronunciata da Jerry Calà nel film.

Non sono bello, piaccio - Lui, che era il re dei tormentoni (dal "Capito?!" dei Gatti di vicolo Miracoli al marchio di fabbrica "Libidine!"), reduce dal crack di "Sapore di mare", in quel magico 1983 doveva accettare la parte di un muto? "Infatti non avrei voluto farlo "Al Bar dello sport" - ci confessa - venivo da alcuni successi clamorosi, 'I Fichissimi' con Abatantuono, 'Vado a vivere da solo', lo stesso 'Bomber' con il mio maestro Bud Spencer. Era un rischio per la mia carriera, ci misero un po' a convincermi. Ma pian pianino mi sono appassionato alla parte, frequentai anche un gruppo di giovani sordomuti per entrare meglio nel personaggio. Alla fine un critico molto importante scrisse che gli avevo ricordato Harpo Marx. Bella soddisfazione".

Dal notaio - Tra le gag più riuscite del film di Francesco Massaro il balletto di Banfi nel salotto di casa imitando gol e esultanze dei vari Juary, Falcao, Schachner; il "moviolone" di Walter, gestore del bar; la scena del bagno di Parola al diurno della stazione (sempre al ritmo di Cutugno); lo schetch con pernacchia per il riconoscimento telefonico dal notaio pelato Bagalini ("Kojakko"); la preghiera di Lino ad Antognoni perché trasformasse il rigore del pareggio contro l'Udinese ("Madonna della Ripalta di Cerignola, fai segnare il gol ai viola"). "Certo - continua Calà - io non parlavo e quindi non potevamo competere sulle battute, ma i rapporti con Banfi, che peraltro si sdoganò dalla commedia sexy, furono ottimi. Grandi mangiate e moltissime risate".

Il Dogui e Super Mara - In quel periodo l'attore catanese cresciuto a Verona conviveva con Mara Venier, che nel film era Rossana, cassiera del locale e fidanzata storica dell'Avvocheto. "Mara era gelosissima - racconta - quando venivano a trovarmi i ragazzi sordomuti suonavano al campanello e ovviamente non potevano rispondermi. 'Sarà una delle tue sciacquette...'. Subito a pensar male!". E chissà qualche mese più tardi, quando fu protagonista di "Vacanze di Natale" nel ruolo del playboy Billo, al fianco della Sandrelli, Karina Huff... Insieme al Dogui-Guido Nicheli di "Sole, whisky e sei in pole position" e le immancabili "I like Chopin" e "Maracaibo" al piano bar dell'Hotel Posta di Cortina.

Papà Jerry - Oggi Calà riempie le discoteche con il suo spettacolo ed è sposatissimo con Bettina, che gli ha regalato un figlio, Johnny. "E' lui che mi ha fatto riscoprire il calcio, lo porto spesso al Bentegodi a vedere il Chievo". Già, l'anno prossimo il derby con l'Hellas sarà libidine allo stato puro, anzi, una doppia libidine...