Marquez, più che MotoGP un moto perpetuo. E il mercato...

MotoGp
Andrea Dovizioso e Marc Marquez (Foto Getty)
marquez_dovizioso_getty

E' arrivato a metà stagione vincendo sempre, e ad Indianapolis punterà al decimo successo di fila. Negli Usa non ci sarà Hayden, fermo dopo l'intervento al polso. E le trattative piloti, per ora, sono quelle dei rinnovi

di Lucio Rizzica

Quasi tutti i piloti del circus della MotoGP sono in vacanza in attesa di tornare in sella ad Indianapolis. A metà stagione, dopo nove dei diciotto gran premi previsti dal calendario, il bilancio è fin troppo semplice. Al giro di boa Marc Marquez è arrivato col filotto, vincendo tutte le gare. Un dato che non ha tolto interesse al mondiale ma, anzi, ha creato ulteriore curiosità negli appassionati e nei tifosi che ora si rivolgono tutti le stesse domande: quanto ancora sarà capace di vincere il campione iridato in carica? Quando perderà e perché? Non ci sono ancora risposte ma la sensazione è che prima o poi accadrà che dal gruppetto di avversari impegnati allo spasimo per dargli fastidio, presto salterà fuori un anti-Marquez in grado di rallentarne la marcia trionfale verso il secondo titolo consecutivo.

Ad Indianapolis non ci sarà Nicky Hayden, a riposo dopo l’intervento a un polso che lo terrà fuori anche a Brno. Lo statunitense sarà sostituito da Leon Camier. Intanto il leader del campionato si concentra e non perde di vista i propri obiettivi: confermarsi e trovare stimoli per la prossima stagione, quando il calendario si arricchirà di una gara in più, Brasile, e forse entreranno altri competitors a sfidarlo sulle piste: rientrerà la Suzuki, è probabile il ritorno di Aprilia e anche Kawasaki pare stia pensando a tornare dopo sette stagioni di assenza.

Il mercato piloti, invece, pare essere concluso: se i team Ioda e PBM Racing motorizzati ARTdovranno capire i programmi Aprilia prima di fare piani per il futuro, in Repsol Honda HRC hanno già confermato Marquez e Pedrosa per altre due stagioni, fino al 2016 compreso. In Yamaha, se Valentino Rossi ha già rinnovato sottoscrivendo un biennale, i Movistar stanno chiudendo per Lorenzo, il cui prolungamento di contratto (un anno, più un secondo con opzione in favore del pilota) dovrebbe essere annunciato proprio nel week end americano. Rinnovi anche in Ducati per Dovizioso (due anni) e Crutchlow, che ha esercitato per il 2015 l’opzione in suo favore. Molto confusa la situazione di Stefan Bradl, che non convince appieno HRC e resta sotto osservazione, mentre il Lucio Cecchinello pensa a raddoppiare il parco moto (una RCV1000 Open e una RC213V) guardando a Miller e Rea come possibili piloti.

Il top biker di Go&Fun Gresini, Alvaro Bautista, continua a tweettare tuffi dalle moto d’acqua, segno che non è preoccupato del fatto che molto probabilmente resterà disoccupato, o che ha metabolizzato e in tasca ha qualche carta di riserva da giocare (Aspar Honda o Aprilia?). Potrebbe allora guadagnare i gradi di capitano Scott Redding, in attesa di conoscere chi lo affiancherà una volta giubilato lo spagnolo. Ma se in Aspar Honda arrivasse per davvero Bautista, uno fra Auoyama e Hayden dovrebbe cedere il passo, se non entrambi (sotto osservazione diversi talenti di Moto2). Ma Bautista piace anche a Noale, dove ha corso in 125cc e 250cc e dove pare abbiano già alzato il telefono per contattare Marco Melandri ed Eugene Laverty, entrambi alfieri Aprilia in Superbike.

Conferme in Ducati Pramac per Iannone ed Hernandes e anche in Monster Tech3 Yamaha, dove sono fortemente indiziati di partire in griglia Pol Espargarò (le riconferme di Rossi e Lorenzo gli tarpano le ali) e Smith. Aleix Espargarò, invece, potrebbe far coppia con Vinales (promosso dalla Moto2) nella rientrante Suzuki Racing. L’arrivo di Aleix ad Hamamatsu apre a soluzioni tutte nuove per la Forward NGM Open Yamaha che perderà anche Colin Edwards per ritiro a fine stagione: un posto è vacante, per l’altro si parla insistentemente dello svizzero Aegerter, dalla Moto2. Voci di riconferma arrivano per Barbera e Di Meglio con l’Avintia Racing Ducati, che scenderà in pista con due D16/2014, avvalendosi anche di due ingegneri elettronici nei box a sovrintendere le operazioni sulle Desmosedici. Avintia rinuncerà così alla fornitura Kawasaki. Cosa che porterà il team di Borgo Panigale a schierare sei rosse sulla prossima griglia di partenza.