Marquez fa i conti: il bis iridato può arrivare in Giappone

MotoGp
Marc Marquez. Il pilota della Honda ha l'obiettivo di chiudere la partita mondiale nel GP del Giappone (Getty)
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Il pilota catalano ha fissato l'obiettivo per raggiungere la matematica certezza del titolo Mondiale: nei prossimi quattro GP saranno sufficienti tre primi posti e un ottavo. In questo caso festeggerebbe a Motegi

di Gianluca Maggiacomo

Obiettivo Giappone. Marc Marquez ha segnato in agenda l'appuntamento con il Gran Premio del Sol Levante perchè è qui che potrebbe festeggiare matematicamente la conquista del suo secondo mondiale consecutivo. Mancano quattro gare. A disposizione ci sono 100 punti. A Marc ne bastano 83.

Data la distanza della concorrenza, con Pedrosa secondo a – 77, è lecito che l’entourage del fenomeno di Cervera abbia cominciato il conto alla rovescia. Prima del GP di Brno si pensava che la vittoria matematica del Mondiale sarebbe potuta arrivare nel Gran Premio di San Marino o in quello d’Aragona, in programma i prossimi 14 e 28 settembre. Invece Marquez ha steccato: è arrivato un 4° posto in Repubblica Ceca, con Pedrosa primo, che ha leggermente modificato i piani del numero 93. Adesso il primo obiettivo è evitare di replicare Brno. Il secondo è chiudere la partita il 12 ottobre in Giappone, patria della Honda, la moto con cui corre Marquez.

I conti - Le combinazioni che potrebbero portare il mondiale nelle mani di Marquez tra quattro gare sono molteplici. Quella a cui guarda Marc prevede tre vittorie nei prossimi tre appuntamenti: Silverstone, San Marino e Aragona. Con un bottino del genere, e ammettendo che Pedrosa arrivi sempre secondo, Marquez potrebbe correre a Montegi in gran scioltezza, dato che gli basterebbe anche un 8° posto per mettere in ghiacciaia il titolo.

Il precedente - L’ultimo pilota a trionfare in MotoGP con così grande anticipo è stato Valentino Rossi. È successo nel 2008. Il Dottore, a tre gare dalla fine, aveva 92 punti di vantaggio su Casey Stoner. Il pesarese si aggiudicò il titolo proprio in Giappone, trionfando nel davanti al campione australiano e portando a casa il suo ottavo titolo iridato.