Rossi infiamma Misano: gara a sé, voglio il podio

MotoGp
Valentino Rossi (Foto Getty)

L'INTERVISTA. A tre giorni dal Gran Premio di San Marino, su Sky Sport MotoGP HD Guido Meda incontra il Dottore: "E' un GP speciale: qui non conta il Mondiale, conta solo andare forte e fare il massimo da venerdì a domenica"

Misano e Rossi, amore totale: intervistato in diretta esclusiva su Sky Sport MotoGP HD da Guido Meda, Valentino ancora una volta ribadisce l'importanza dell'appuntamento di Misano: "Questa gara per me è una gara a sé. E' importante andare forte dalle prime sessioni, poi cercare di partire in prima fila, arrivare domenica al massimo e fare il massimo". Non solo moto, però: nella lunga chiacchierata Valentino ammette anche di essere stato a un passo dalle quattro ruote: "C'è stato un momento in cui ero più vicino a scendere in pista in F1 che in MotoGP, ma ho scelto le moto ed è andata bene così".

Partenza in salita - All'inizio del campionato non ero pronto al 100%, dopo la battaglia dell'anno scorso (soprattutto per com'è andata a finire) era stato difficile riprepararmi bene per il Qatar. Tutte le energie che usi in una lotta punto a punto per tutto l'anno con il tuo compagno di squadra le recuperi in un attimo se vinci il Mondiale, ma se lo perdi fai più fatica e se lo perdi male fai più fatica ancora

L'importanza della pioggia - La cosa che ha fatto di più la differenza con il risultato di avere 7 vincitori diversi in 7 gare diverse è stata la pioggia. Oltre a questo è stata importante la centralina unica, per ridurre il gap tra i vari team. E poi il fattore Michelin, che ha lavorato molto soprattutto sull'anteriore e che ha una gamma di gomme più larga rispetto alle Bridgestone, per cui adesso si può spingere di più, si vedono più sorpassi.

L'analisi del tracciato - Misano è una pista completamente diversa da Silverstone, che è probabilmente la più difficile dell'anno, dove conoscere i segreti del tracciato può fare la differenza. Misano è un po' più normale. Bisogna però capire se tornerà il Viñales precedente al GP britannico, cioè molto veloce, o se lui e la moto sono cresciuti talmente tanto che adesso possono lottare per vincere tutte le gare. Per quello che riguarda Crutchlow, a Silverstone ha dimostrato che è andato molto forte anche sull'asciutto, secondo me la Honda lo sta aiutando e lui li sta ripagando con i risultati.

Massimo equilibrio - La nostra moto andava molto bene all'inizio della stagione, adesso la Honda è cresciuta tanto, ma anche la Suzuki e la Ducati vanno molto forte. Quindi siamo più sullo stesso piano.

Prima le due ruote - Negli ultimi anni (soprattutto dal 2014 in avanti, quando sono stato sempre in ballo per vincere il Mondiale) ho cercato di concentrarmi di più sulle moto, decidendo non fare altre cose in macchina durante il campionato. Avrò il tempo di farle quando smetterò con la MotoGP. Il rally di Monza? E' bellissimo ed è a fine campionato, quindi…

La F1 a un passo - C'è stato un momento in cui ero più vicino al Mondiale di F1 che a quello di MotoGP, ma bisogna ammettere anche che non sarei diventato subito il pilota della Ferrari: avrei dovuto fare il test driver, poi magari mi avrebbero messo in un'altra squadra di seconda fascia, e se avessi dimostrato la mia velocità chissà... Ho scelto le moto, ed è andata bene così. Magari con la F1 avrei potuto essere un buon pilota, ma non sarei mai riuscito a raggiungere questi livelli.