Manzi: "Sono un ragazzo innamorato delle moto"

MotoGp
Stefano Manzi concentrato ai box: per la stagione 2017 lo attende la KALEX Moto2 dello Sky Racing Team VR46
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L'INTERVISTA. Conosciamo meglio il nuovo talento dello Sky Racing Team VR46 per il Mondiale Moto2: una passione sfrenata per le due ruote, pronto a sfruttare al meglio questa straordinaria opportunità

Tanto esuberante in pista quanto determinato a sfruttare al meglio "L'opportunità della vita". A soli 17 anni Stefano Manzi è stato scelto dallo Sky Racing Team VR46 per l'inedito progetto sportivo in Moto2 per la stagione 2017. Un'occasione irrinunciabile per il talentuoso pilota romagnolo, messosi in luce grazie ad una serie di risultati rimarchevoli nei più disparati campionati formativi delle due ruote ed una sensazionale wild card mondiale in Moto3 a Silverstone, 4° assoluto ad un soffio dal podio dopo esser scattato dalla 34° posizione. "Non posso che essere felice di questa opportunità", esclama Manzi, talento e personaggio tutto da scoprire. "Sky e la VR46 hanno creduto in me e hanno mostrato una grande fiducia nei miei confronti. Credo sia la prima volta che una squadra prende in considerazione un pilota dal Campionato spagnolo Moto3 (il CEV, ndr) per portarlo direttamente nel Mondiale Moto2: davvero un grande salto! Per me si tratta dell'opportunità della vita. Finora non ho avuto una simile occasione, pertanto sono molto fiero e stra-contento".

Un accordo finalizzato nell'ultimo periodo, fortemente voluto da Sky e da Valentino Rossi in persona. "Negli ultimi mesi sono andato spesso a girare al Ranch insieme a tutti gli altri piloti della Academy", spiega il nativo di Santarcangelo di Romagna. "Vale (Rossi) e tutti in VR46 seguivano le gare del CEV ed in particolare i piloti italiani, pertanto hanno ritenuto fossi la persona giusta per correre in Moto2 con lo Sky Racing Team VR46. Un po' per le mia corporatura fisica, un po' per come vado in moto e per i risultati raggiunti". Proiettato al Mondiale Moto2 con l'ambizioso progetto di Sky e VR46, il due volte Campione italiano MiniGP non trascura certamente il legame con la sua famiglia. "I miei genitori mi hanno detto di continuare così perchè siamo sulla strada giusta. Mio papà è stato un pilota di motocross, mentre mio fratello Alex ha corso nella velocità prima di dedicarsi, per varie ragioni, agli studi. Per quanto mi riguarda ho iniziato a correre con le moto da cross che resta una mia grande passione, poi sono passato alla pista quando, a 6 anni, ho vinto la mia prima gara disputata con le Minimoto. Questo esordio ci ha convinti che la velocità fosse la strada da percorrere".

Professionale in ambito lavorativo, ma anche al di fuori dal paddock. "Vivo per le due ruote. Nel corso della settimana vado in palestra, mi alleno, faccio di tutto per questa specialità. Posso ritenermi un ragazzo innamorato delle moto. In sella vivi qualcosa di unico, difficile da descrivere a parole: la velocità, la competizione, la pressione prima di ogni gara sono emozioni che devi provarle per capire. Sei tutt'uno con la moto, in sella avverti ogni sua reazione: non c'è altro al mondo di simile". Nel motociclismo il suo idolo non poteva che essere: "Valentino Rossi! Oltre a lui, seguendo il motocross, mi piacciono particolarmente i Campioni americani dell'AMA". Le sfide al Ranch sono una sfida nella sfida per il giovane riminese. "Le ultime due volte sono partito davanti, ma sono scivolato. La prendiamo sul ridere in questi casi, ma dò sempre molta importanza a questi allenamenti: girando con Vale e con tutti i ragazzi della Academy mi piace mettermi in mostra anche in questo contesto e far vedere che ci sono anche io".

Per corporatura fisica il passaggio in Moto2 per Manzi risultava come un passaggio obbligato. "La Moto3 stava diventando troppo 'piccolina' per me. Con la Moto2 mi trovo molto a mio agio. Nel primo test a Jerez avvertivo le differenze rispetto alla Moto3, ma già nelle successive prove a Valencia, come si suol dire, ce l'avevo in mano. Siamo partiti bene".

Poste le basi per il debutto nella categoria, qual è l'obiettivo a medio-lungo termine di Stefano Manzi? "Voglio vincere! (ride) Grazie a questa opportunità con lo Sky Racing Team VR46 mi sto convincendo sempre più che ci sia la possibilità di ottenere dei grandi risultati: magari non propriamente nel 2017, ma in futuro. Nel corso della nostra prima stagione insieme cercherò di imparare il più possibile per maturare la giusta esperienza da trasportare negli anni successivi, anche perchè con il livello attuale non è affatto semplice mettersi in mostra in una categoria competitiva come la Moto2. Nei prossimi test ho in programma di macinare più chilometri possibili al fine di presentarmi con la giusta preparazione per la prima gara. Non mi sono posto particolari obiettivi per il Qatar, ma dal primo GP a metà stagione conto di raggiungere un buon livello di competitività".