MotoGP, in Francia tutti in cerca di risposte

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Antonio Boselli

Jerez de la Frontera, (GP Spagna 2017) - Foto: Getty Images
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L'unica certezza di questo mondiale è che non ci sono certezze: nelle prime due gare della stagione c'è stato il dominio Yamaha-Vinales, nelle ultime due invece il riscatto Honda con le vittorie di Marquez ad Austin e di Pedrosa a Jerez

Non basta il solo dato statistico a suggerirci la grande incertezza di questo mondiale, è soprattutto l’aspetto tecnico a creare una grande attesa in vista di Le Mans. La Honda 2017 con un motore più dolce nell’erogazione sembra aver risolto il problema più grande che aveva avuto nel recente passato. La doppietta di Jerez è stata tanto perentoria quanto inaspettata considerando che è arrivata su una pista tradizionalmente favorevole alle Yamaha. Esattamente l’inverso di quanto avvenuto alla casa di Iwata che per migliorare l’usura della gomma posteriore in gara, ha prodotto una moto competitiva che però ha perso alcuni dei punti di forza della versione 2016.

In Spagna il caldo, i curvoni veloci e l’asfalto con poco grip hanno condannato Vinales e Rossi a una gara di grande sofferenza con le gomme andate in tilt dopo pochi giri. Cosa aspettarci da Le Mans? Difficile fare previsioni ma la pista stop and go, il grip offerto dal nuovo asfalto e le temperature più basse della pista dovrebbero riportare equilibrio tra i due top team, che nelle ultime 17 edizioni, a parte nel 2007 con la vittoria di Vermeulen su Suzuki, si sono divise equamente le vittorie.

Attenzione alla pioggia che nelle prove libere di Jerez ha mostrato una Yamaha in sofferenza, altra conferma di una moto che sembra aver perso un altro punto di forza della versione 2016. Tutto questo tenendo presente le Ducati e soprattutto Jorge Lorenzo che a Le Mans ha vinto sei volte in carriera, cinque negli ultimi otto anni. Il pilota spagnolo è in grande forma e dove non arriva la sua Ducati, può arrivare il suo grande talento come a Jerez de la Frontera perché valgono le statistiche e la tecnica ma per fortuna il pilota conta ancora. E non poco.