Iannone-Suzuki, una delusione inaspettata: bisogna ribaltare la moto

MotoGp

Sandro Donato Grosso

Andrea Iannone, pilota della Suzuki (foto LaPresse)

Dopo 9 gare Iannone ha 28 punti, 101 in meno di Marquez, 3 in meno di Baz e solo 5 in più di Rabat. Il pilota della Suzuki, in qualsiasi condizione, non riesce a trovare il giusto feeling con la moto. La pausa estiva può servire per trovare la svolta

In pochi avrebbero pensato che dopo i test di Valencia pre season nei quali era stato subito veloce dimostrando un buon feeling, al giro di boa stagionale, l'accoppiata Suzuki-Iannone potesse essere indicata come la delusione più evidente. Un verdetto che dispiace, vuoi per la simpatia e professionalità della famiglia Brivio, vuoi per il talento del pilota italiano, ma i numeri non lasciano dubbi interpretativi.

Dopo 9 gare Iannone ha 28 punti, 101 in meno di Marquez, 3 in meno di Baz e solo 5 in più di Rabat.
In Germania in due prove libere ha chiuso ultimo, in gara è caduto mentre lottava nelle retrovie con Lorenzo. Il morale di un pilota che sa come si va forte ed anche come si vince ne risente, anche perché, gli sviluppi tecnici dei giapponesi sia in termini di ciclistica sia di elettronica continuano a non dare i frutti sperati.

Iannone non riesce a spingere, neanche a pensare di poter andare verso il limite. Poca confidenza in tutte le condizioni. La mancanza di un pilota veloce come compagno di team che funga da stimolo si sente. Ora la speranza che in Suzuki sfruttino le vacanze per rivoltare la moto come un calzino e nello stesso periodo Iannone si convinca appieno che il suo futuro giocoforza è lì in Suzuki, per motivi di opportunità e di rispetto verso una realtà che lo ha fortemente voluto, facendo un sacrificio anche dal punto di vista economico.