GP Austria, Guido Meda: Dovizioso, il pilota giusto al momento giusto

MotoGp

Guido Meda

Andrea Dovizioso festeggia la vittoria in Austria insieme al team Ducati (foto getty)

Dovizioso vince in Austria e conquista il terzo successo della sua stagione. Una vittoria arrivata dopo un testa a testa spettacolare con Marquez fino all'ultima curva, condita da un "vaffa" di Dovi che entrerà nella storia (il VIDEO del gesto). Ecco l'editoriale di Guido Meda sulla gara più bella nella carriera di DesmoDovi

RIVIVI LE EMOZIONI DEL GP D'AUSTRIA

L'ORDINE D'ARRIVO

LE CLASSIFICHE - IL CALENDARIO

Marquez è fatto così, ma fortunatamente Dovizioso è fatto cosà. Di norma sarebbe impensabile pensare di resistere a Marquez che ti vuole inchiodare sul secondo posto passandoti all'ultima curva. Di norma sarebbe un affare per Rossi, per quel tipo di piloti lì programmati per il corpo a corpo. Dovi non era così; ora lo è. Si è preso, senza averlo ancora capito, una vittoria che ha dentro tattica, tecnica, rabbia, coraggio, talento, pazienza.

Lui che passava per un razionale riflessivo ha avuto botte di fantasia che neanche Walt Disney. Lui che passava per arrendevole, ha scelto di giocare a restare in piedi per miracolo camminando sulle mine seminate da Marquez pur di vincere. Lui che faceva scelte a volte omologate e scontate, ha usato la testa azzeccando con l'analisi un tipo di gomma che sembrava una follia. Ha avuto la pazienza di gestirla per averne ancora nel finale; cosa che non ha fatto il suo compagno di marca Lorenzo, un'altra volta in testa troppo presto e poi disceso su un quarto posto che è buono sì, ma poteva essere meglio.

Per la Ducati è un trionfo comunque. E lo è per l'umanità di Dovizioso, che non nasconde di aver cambiato vita, testa, equilibri, dimostrando che un uomo può reinventarsi campione, vero, anche a 31 anni. Lo è per il Mondiale, che resta corto corto, mentre si consuma un altro naufragio della Yamaha di Rossi e Vinales, mai in gara e alle prese con un'urgenza di guadagnare costanza a sette gare dalla fine. Perchè se è vero che Marquez può andarsene, è gioiosamente dimostrato che può farlo anche Dovizioso, il più candidabile, salvo reazioni o colpi di scena, come alternativa per il titolo.

L'entrata di Marquez su Dovi all'ultima curva è una bella manovra solo perchè restano in piedi, altrimenti sarebbe una garibaldata sfrontata. Alla quale Dovizioso, invece di festeggiare una vittoria che arriva, risponde con un "vaffa" indignato tramite mano ancora prima del traguardo. Che è l'immagine dell'anno. Un pilota Giusto, in tutti i sensi, al momento giusto.