MotoGP 2017, analisi e considerazioni alla vigilia del GP di Misano

MotoGp

Giovanni Zamagni

Marquez e Dovizioso nella conferenza stampa dei piloti a Misano (Getty)
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Misano senza Valentino Rossi non è la stessa cosa: su questo sono tutti d’accordo, a cominciare dai suoi rivali. Ma anche senza Valentino, ci sono mille motivi per seguire il GP di Misano. Ecco quali potrebbero essere i temi principali della 13esima gara stagionale

Qui Andrea Dovizioso non è mai salito sul podio: potrebbe essere un appuntamento decisivo per il suo campionato?

Secondo me sì, ma solo in caso di risultato positivo: se Andrea dovesse arrivare al traguardo nei primi tre, metterebbe un mattone importante nella costruzione del suo sogno e della Ducati.

Il motore rotto a Silverstone, cambia qualcosa in casa HRC?

No, non ci sarà nessuna conseguenza, né per il numero di motori rimasti né sulle prestazioni: non verranno fatti “tagli” di potenza, non c’è allarme in questo senso.

I test fatti qui un mese fa, cambieranno gli equilibri?

No, perché tranne la Suzuki, hanno provato tutti. Quindi Honda, Yamaha e Ducati partiranno nelle medesime condizioni, anche se i piloti di Borgo Panigale hanno girato più degli altri. Ma non ci saranno vantaggi per una o l’altra Casa.

La Yamaha schiera una sola moto (ufficiale): può essere uno svantaggio per Maverick Vinales?

No. Non ci sono novità da provare, quindi la mancanza di uno dei due piloti non rallenta il lavoro in pista. L’unico limite è che in caso di grandissime difficoltà, Vinales non potrà studiare la telemetria di Rossi, ma è un’ipotesi al momento poco probabile.

Alla vigilia del GP, chi può essere considerato favorito?

Quest’anno si è visto come ogni pronostico venga stravolto, ma sulla carta la Honda e Marquez sono i favoriti. Perché non Pedrosa? Perché non c’è la gomma anteriore che tanto era piaciuta a Dani l’anno scorso: sempre sulla carta, questo può essere un limite importante per Pedrosa.

Dopo tanti GP difficili, si può pensare che Andrea Iannone possa essere più competitivo?

Poco probabile, anche considerando che la Suzuki è l’unica che qui non ha provato. «Non è stata proprio una genialata» ha commentato ironico Iannone.

Qui la Ducati userà la "nuova" carenatura?

Sicuramente Lorenzo, sicuramente Petrucci. Per quanto riguarda Dovizioso, è ancora tutto da decidere, ma per come ha risposto Andrea a precisa domanda, diciamo che è poco probabile: il capo classifica del campionato, presumibilmente, partirà con la carenatura “tradizionale”. Poi, eventualmente, si vedrà.

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