Mir e Morbidelli: uno è già in fuga, l’altro in trincea

MotoGp

Paolo Lorenzi

Il leader della Moto3 Joan Mir 2017 (foto: Getty Images)
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Mentre il leader della Moto3 ha saldo in mano il campionato, quello della Moto2 non può certo tirare il fiato. Entrambi hanno già vinto sette gare, ma l’italiano ha riaperto la corsa al titolo con la scivolata di Misano. Lo spagnolo sembra senza avversari, con l’eccezione di Fenati

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La Moto3 ormai decisa e la Moto2 riaperta da una gara sfortunata. Il destino di due piloti, Mir e Morbidelli, si riflette in questa fotografia.

Lo spagnolo corre sicuro verso il primo titolo, con un vantaggio di 61 punti a cinque gare dal termine. L’italiano dovrà invece lottare per ogni punto in più, perché i 9 di vantaggio sono pochi per respirare. Ne aveva 29 prima della gara di Misano, ma una caduta sull’asfalto reso molto scivoloso della pioggia, mentre era al comando, ha riaperto la corsa al titolo a favore di un pilota, Luthi, che fin qui ha vinto una sola gara, ma non ha perso punti, ha tenuto il passo e ha marcato Morbidelli da lontano, senza perderlo di vista. Pronto a sfruttare ogni suo errore come infatti è accaduto.

Franco è comunque il più forte, lo dicono le 7 vittorie di quest’anno. Lui è il pilota da battere e Luthi, dovrà sudare quanto lui, anzi di più, per strappargli il primato. Cosa che difficilmente potrà invece fare Fenati in Moto3.
La sua tenacia e il suo agonismo sono da esempio per gli altri piloti italiani, ma potrebbero non bastare per riacciuffare lo spagnolo che con 7 vittorie al suo attivo ha un passo di marcia inarrestabile.

Al secondo anno in Moto3, Mir è il nuovo fenomeno amato dagli spagnoli che sono pronti a farne una nuova bandiera, una sorta di Valentino Rossi iberico considerando il fisico alto e dinoccolato. Anche se la matematica dice il contrario, anche se la speranza è sempre l’ultima a morire, questo è l’anno di Mir. E tutti ormai l’hanno capito.