MotoGP, Malesia: tutte le curiosità della gara

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Giovanni Zamagni

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Sapevate che a Sepang c’era anche Biaggi? Che Fenati a Jerez proverà la Moto2? Che Marquez in gara guarda la tabella degli altri? Ecco tutte le curiosità e i confronti del GP della Malesia

GP MALESIA, L'ORDINE D'ARRIVO  - LE CLASSIFICHE

LA GARA DI SEPANG GIRO DOPO GIRO

Confronto 2017/2016

Ecco il confronto dopo 17 gare tra i punti realizzati da alcuni piloti nel 2017 e nella passata stagione.

Marquez 282/278 (+4); Dovizioso 261/162 (+99); Vinales 226/191 (+35); Rossi 197/236 (-39); Pedrosa 185/155 (+30); Lorenzo 137/208 (-71); Petrucci 121/71 (+50); Crutchlow 104/141 (-37); Bautista 75/76 (-1), A. Espargaro 62/85 (-23); Iannone 60/96 (-36).

Confronto in casa

Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato più volte davanti in gara nei primi 17 GP della stagione (tra parentesi il confronto in prova)

Vinales/Rossi 11/5 (10/6); Marquez/Pedrosa 13/3 (13/4); Dovizioso/Lorenzo 14/2 (10/7); Zarco/Folger 9/4 (11/3); P. Espargaro/Smith 8/5 (14/2).

Suzuki: tweet da pelle d’oca

Tra le tante celebrazioni e omaggi a Marco Simoncelli, con la tradizionale camminata alla curva 11, dove Marco perse la vita il 23 ottobre 2011, quello più significativo è stato il twitter di Tatsuki Suzuki, pilota del team Sic58, quello di Paolo Simoncelli. «Caro signor Marco Simoncelli, un giorno salirò sul podio con tuo papà, così per favore guardaci dal cielo». Davvero toccante.

Guidotti bacchetta Redding

Francesco Guidotti, team manager Pramac Ducati, è uno che non le manda a dire, parla sempre chiaro, anche quando ci sono da affrontare argomenti delicati. Ricordo ancora quando nel 2013 non ebbe timore di giudicare le pessime prestazioni di Ben Spies, ponendogli una sorta di ultimatum, mentre venerdì, durante le FP1 del GP della Malesia ha sottolineato ai microfoni di Sky la scarsa professionalità di Scott Redding, che in Australia aveva battuto proprio sul traguardo Dovizioso. «La Ducati non ci aveva chiesto di fare nessun gioco di squadra, ma noi, prima del GP, parlando con Scott gli avevamo chiesto se – eventualmente – avrebbe avuto un occhio di riguardo per Andrea. Era solo una domanda, non un obbligo e lui ci ha risposto di sì. Poi, però, in gara si è comportato in maniera differente, dicendo poi, una volta ai box, che lui deve pensare alla sua carriera. Un comportamento poco professionale: non perché ha tolto punti a Dovizioso, ma perché ha fatto l’opposto di quello che aveva dichiarato», ha detto Francesco. Impossibile non essere d’accordo.

Suppo: “Morbidelli può fare bene anche in MotoGP”

Livio Suppo, Team Principal HRC, non si sbilancia più di tanto, ma è comunque ottimista sul passaggio di Franco Morbidelli in MotoGP. «E’ molto difficile fare pronostici. Prendiamo due campioni del mondo della Moto2: Rabat ha fatto una grande fatica, Zarco sta facendo benissimo. Dipende molto dallo stile di guida, dalla capacità di adattamento a freni, gomme e potenza molto differenti, anche se quelli che vanno forte solitamente ci riescono con tutte le moto. Conosco poco Franco, ma oltre ad avere talento sembra intelligente: per questo credo possa fare bene. Adesso, però, la MotoGP è molto livellata, basta pochissimo per ritrovarsi indietro, è sempre più difficile emergere: uno abituato a vincere o a stare davanti – come Morbidelli – all’inizio potrebbe farsi prendere dallo sconforto a stare dietro». Morbidelli correrà nel team Marc VDS con una Honda RC213V del 2017 e non del 2018: secondo Suppo per un debuttante è meglio così. «C’è pochissima differenza tra una versione nuova e quella dell’anno precedente: a volte si dà troppa importanza al mezzo ufficiale, ma guardate cosa hanno fatto quest’anno Zarco e Folger con una Yamaha M1 del 2016. Sono convinto che per un debuttante sia meglio avere una moto già a punto, con tanti dati a disposizione, piuttosto che una nuova tutta da sistemare. L’importante è non prendere la moto come una scusa se non si ottengono risultati».

Zarco: “Rossi il più difficile da superare”

Johann Zarco non ha dubbi: Valentino Rossi è il pilota più ostico da superare. «E’ molto difficile riuscirci: non solo stacca sempre molto profondo, ma sembra che abbia anche gli occhi dietro al casco. Sa sempre perfettamente cosa succede in pista, anche alle sue spalle, dal primo all’ultimo giro».

Biaggi torna in pista a Sepang

Dopo il terribile incidente di giugno, a Sepang si è rivisto in pista Max Biaggi, di nuovo in ottima forma. Sorridente, sereno, sempre tirato fisicamente, Biaggi ha fatto davvero una buona impressione. «Ho superato anche la prova del lungo viaggio» ha scherzato. Ben tornato Max.

Marquez: “In gara guardo la tabella degli altri”

Attraverso i “social media” è stato chiesto a Marquez se guarda solo la sua o anche le altre tabelle quando passa davanti al muretto dei box. «Guardo più quella dei miei rivali che la mia: cerco di capire cosa fanno, che cosa gli segnalano dai box. Adesso, però, hanno cambiato le sigle di comunicazione (per esempio la segnalazione a Rossi per cambiare la mappa elettronica, NDA) e non riesco più a interpretarle».

Nasce la fondazione Nieto

Gelete e Pablo Nieto, figli del grande Angel, morto ad agosto a Ibiza dopo un incidente con il quad, creeranno la Fondazione Angel Nieto con obiettivi benefici: i soldi raccolti serviranno principalmente per aiutare i motociclisti che hanno subito danni più o meno gravi dopo un incidente in moto. Inoltre, verrà riaperto il museo, situato a Madrid, chiuso dal 2013. Sicuramente una bella iniziativa dei figlie del “12+1” volte campione del mondo.

Fenati prova la Moto2 a Jerez

Il team di Giancarlo e Mirko Cecchini ha naturalmente già pianificato i test di fine anno: Romano Fenati debutterà sulla Moto2 a Jerez, in due giorni di test privati dopo l’ultimo GP dell’anno. Fenati, poi, tornerà sulla Moto2 proprio a Valencia per due giorni di test dopo l’ultima gara del CEV.

Papà Stoner segue un altro pilota

In Malesia si è rivisto Colin Stoner, papà di Casey. Curiosamente Colin – così come il figlio, peraltro - non è stato a Phillip Island, ma è arrivato a Sepang per seguire l’Asia Talent Cup e partecipare insieme a un giovane aspirante pilota australiano alle selezioni per il 2018. Colin, insomma, prova a tornare in pista, ripartendo da zero con un giovane talento. Speriamo che non paragoni troppo al figlio Casey: difficile (per non dire impossibile) trovare un altro pilota con quel talento…

In taxi a firmare autografi

Il GP della Malesia, anno dopo anno, si riempie sempre più di appassionati, tanto che per i piloti diventa problematico muoversi nel paddock. Inoltre, aumentano gli impegni e gli incontri con gli appassionati, con sessioni di autografi al di là della tribuna principale: per raggiungere il luogo previsto, gli organizzatori hanno messo a disposizione dei team un taxi per ciascun pilota, che si muovevano tutti insieme. Era un po’ come essere in centro a Londra.

Io l’avevo detto

Manuel Pecino (giornalista spagnolo) dopo le FP3: «Lo dico adesso: Marquez dominerà le Q2 con grande facilità». Q2: Marquez settimo, peggior qualifica dell’anno.

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