Nel giorno del suo 31° compleanno Paolo Beltramo ricorda il "Sic". Tutti i suoi amici continuano a percepirne la presenza, negli aneddoti, nei racconti e nella forza di papà Paolo che continua a tenere vivo il ricordo di un personaggio a cui tutti hanno voluto bene
Per la settima volta alla sua festa di compleanno, Marco Simoncelli non c'era. D'altronde come avrebbe potuto esserci dopo l’incidente del 23 ottobre 2011 a Sepang? Eppure, in qualche inesplicabile, ma percepibile modo anche stavolta c'era. Era lì coi suoi genitori, gli amici, i tifosi, gli appassionati, moltissimi piloti. Si sentiva una presenza forse resa percettibile dalla grande assenza. Lui così fisico, così abbraccioso, era lì, a Rimini nel nostro aggrapparci con forza, con le unghie ad un abbraccio impossibile, ad un ricordo indelebile.
C’era nei video, nei discorsi, nell'allegria che riesce ancora a trasmettere, nella voglia di ricordarlo sorridendo. La sua umanità speciale ha attraversato gli anni, trapassato moltissimi cuori che ancora lo ricordano, lo festeggiano, ridono con lui. Chissà cos’aveva di così speciale Marco Simoncelli da riuscire ancora ad esserci così palesemente nonostante se ne sia andato. Me lo sono chiesto spesso, mi sono dato molte risposte, nessuna, però, definitiva, risolutiva, appagante. Forse semplicemente uno così non è replicabile, sai già che un altro non ci sarà e allora ti attacchi ancor di più a quell’originale.
Di sicuro ha lasciato un segno forte che poco a poco forse si attenua, ma non scompare perché molti vorrebbero che ci fosse ancora. In molti gli hanno voluto bene perché a molti ha in qualche modo dato.
Forse allora non è lui che c’è, siamo noi a volere che ci sia. E allora accade, semplicemente, naturalmente, ti sembra qui. E continuerà ad accadere per molti altri compleanni: basterà continuare a desiderarlo e il Sic in qualche modo sarà comunque anche qui. Almeno un po'.
