MotoGP 2018, la puntura di Puig a Zarco

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Alberto Puig (Getty)
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La Honda si era mossa per ottenere un colloquio sul futuro con il pilota francese. Zarco dopo essersi mostrato interessato a discuterne è sparito ripresentandosi con il contratto KTM già firmato

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Dopo aver accusato la Yamaha di averlo scaricato e dopo aver pure avanzato il sospetto che Rossi potesse aver posto un veto sul suo ingaggio, ora Zarco finisce bacchettato dal team manager della Hrc Alberto Puig. Più o meno per la stessa ragione, ma a rovescio. "Avevo chiesto a Zarco e al suo manager - ha detto Puig in un'intervista alla tv spagnola Movistar - se ci potessimo incontrare per parlare in maniera del tutto informale del futuro. Mi ha detto che mi avrebbe tenuto aggiornato e alla fine, come abbiamo visto, era in corso la firma con Ktm. Per me Zarco è un grande pilota, non succede nulla, non cambio il mio giudizio su niente, ognuno fa come crede ed è libero di dire quello che vuole e come vuole, però in questo caso mi sono sentito un po' ingannato da lui e dal suo manager. Anche se mi preme dire che un'offerta non gliel'avevo fatta. Penso che se vuoi realmente sfidare un campione dovresti farlo a parità di moto". Una puntura, nulla di eccezionale per la verità, non in un momento in cui sul mercato è legittimo anche utilizzare della furbizia.

Ma nel paddock si dice - ed è da verificare - che Zarco fosse d'accordo con KTM già dal dicembre scorso, il che se fosse vero renderebbe un po' inopportuni questi slalom tra mezzi patti e mezze lamentele. Risulta, peraltro, che Zarco il sabato sera di Jerez fosse andato a trovare Rossi nell'hospitality Yamaha all'ora di cena per scusarsi dell'eccessivo durezza delle parole pronunciate da Fellon. Di solito si dice che sono i media ad aver ingigantito. In questo caso però erano parole registrate dalla televisione. Piuttosto c'è da chiedersi quali siano gli sviluppi del matrimonio tra la Honda e Daniel Pedrosa che non ha ancora firmato. L'interessamento, per quanto vago e fuori tempo, di Puig per Zarco può essere inteso come un ulteriore segnale di un logorio. Ricordiamo che Alberto Puig fu lo scopritore di Daniel Pedrosa e poi per molti anni anche il suo manager fino all'interruzione del rapporto.