MotoGP, Team Petronas-Angel Nieto, possibile accordo per il 2019?

MotoGp

Antonio Boselli

Jorge Aspar Martinez (foto: Twitter Super7Moto)
super_7_moto_twitter

Il pubblico ministero del tribunale di Valencia ha chiesto l’archiviazione di Aspar Martinez, proprietario del team Angel Nieto, che era accusato di corruzione nell’organizzazione del Gran Premio di F1 di Valencia. Una notizia che potrebbe agevolare l’accordo tra il team spagnolo e la Petronas per diventare la squadra satellite della Yamaha

LORENZO IN HONDAIL RETROSCENA

GUIDO MEDA DISEGNA LA GRIGLIA DEL 2019

L’archiviazione chiesta dal pubblico ministro del tribunale di Valencia per Aspar Martinez, ex pilota e proprietario del team Angel Nieto, è una buona notizia per due motivi. Il primo, più personale, perché Aspar verrebbe scagionato dalle accuse di corruzione per l’organizzazione del GP di F1 a Valencia. Il secondo motivo riguarda la trattativa con Petronas per diventare il team satellite della Yamaha. La risoluzione delle pendenze penali infatti avvicina ulteriormente il colosso petrolifero e il team spagnolo.

Già presente in Moto3 e Moto2, la Petronas vuole sbarcare nella top class; ad occuparsi dell’operazione Razlan Razali amministratore delegato del circuito di Sepang che riporterà al top management malese a Kuala Lumpur lo stato delle trattative. L’archiviazione delle accuse ad Aspar Martinez è sicuramente una novità importante perché Petronas aveva come priorità investire in una squadra che non avesse pendenze legali. A questo punto, se verrà dato l’ok da Kuala Lumpur, sarà decisivo l’incontro che si terrà a Barcellona, prima del GP, con il team spagnolo.

Il processo è lungo e articolato ma se andrà a buon fine, il passo successivo sarà trovare un accordo con la Yamaha per la fornitura delle moto e poi individuare i piloti. Il punto fermo sarà Franco Morbidelli che dopo un anno sulla Honda del team Marc VDS salirà sulla Yamaha che sicuramente si sposa meglio con il suo stile di guida. È un passaggio fondamentale per la carriera di Morbido perché entra nella famiglia Yamaha, ripercorrendo così le orme di Valentino Rossi.

A Morbido, doveva affiancarsi Dani Pedrosa dopo il divorzio con la Honda ma il pilota spagnolo sta maturando sempre più l’idea di ritirarsi. Pedrosa ha avuto una carriera lunga e ricca di successi anche se non è mai arrivato il titolo mondiale in MotoGP ma i tanto acciacchi fisici dovuti alle cadute potrebbero convincerlo a ritirarsi dalle scene. Sul mercato rimangono comunque tanti piloti disponibili, Alvaro Battista potrebbe mettere a disposizione la sua grande esperienza così come Mika Kallio, ritenuto una buona opzione considerando che da collaudatore KTM è sempre andato forte. Rimane anche la suggestione di Lorenzo Baldassarri che tanto bene sta facendo in Moto2.