MotoGP, GP Catalunya. Mercato piloti e nuove alleanze, Barcellona primo banco di prova

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Paolo Lorenzi

Foto: Getty Images
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I cambi di squadra annunciati per l’anno prossimo possono condizionare il risultato della gara? Lorenzo come reagirebbe a un eventuale duello tra Marquez e Dovizioso? Interrogativi leciti che coinvolgono anche Pedrosa, lasciato a piedi dalla Honda, e Iannone scaricato dalla Suzuki

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Con un occhio alla pista e l’altro al mercato piloti il gran premio di Barcellona propone un quesito interessante. I cambi di casacca previsti l’anno prossimo possono condizionare il risultato di questa gara? Nuove alleanze e futuri giochi di squadra saranno messi alla prova fin d’ora? Si tratta di semplici supposizioni e di domande che, però, è lecito porsi.

Per esempio, Lorenzo reduce dalla prima vittoria con la Ducati sarà ancora un possibile alleato di Dovizioso, nonostante abbia già deciso di passare alla Honda al fianco di Marquez? E trovandosi nell’eventuale ruolo di arbitro di un duello tra il forlivese e il catalano, chi vorrà favorire? Ammesso che il suo proverbiale orgoglio non lo spinga a puntare unicamente su se stesso, come già visto in altre occasioni.

E poi c’è Andrea Iannone, prossimo pilota Aprilia, sicuramente provato nell’orgoglio dalle scelte fatte dalla Suzuki. Ci sta che, con una gara d’orgoglio, appunto, voglia dimostrare ai responsabili della casa giapponese di averlo scaricato troppo in fretta, magari stando almeno davanti al giovane Rins che gli hanno preferito insieme a Mir. Interrogativi che s’inseguono insieme alle preoccupazioni di Dani Pedrosa lasciato a piedi della Honda e in cerca di una sella per il 2019. Barcellona, inoltre, è tra i circuiti prediletti dallo spagnolo che potrebbe sfruttare l’occasione per mettersi in luce e provare che uno come lui, con 31 vittorie alle spalle nella massima cilindrata, non merita certo di restare a casa.