MotoGP, GP Catalunya. Barcellona, Dovizioso in missione recupero

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Guido Sassi

Foto: Getty Images

La Ducati ora si adatta bene alla pista catalana, il romagnolo può portare il divario su Marquez sotto la soglia dei 25 punti. Petrucci e Crutchlow saranno clienti scomodi, la Yamaha confida nel nuovo asfalto e in un distacco contenuto in classifica, che vede Rossi a -23 dal campione del mondo e Vinales a -28. Dovizioso: "Io e Petrucci conosciamo bene la Ducati, abbiamo dei caratteri normali su cui si può lavorare e parlarne, per ottenere qualcosa di importante insieme"

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La sfida a distanza tra Marquez e Dovizioso riparte da Barcellona: dopo la caduta del rivale al Mugello, l’italiano ha accorciato il divario in classifica a 29 punti e con una vittoria potrebbe riportarsi al di sotto della soglia psicologica delle 25 lunghezze, equivalenti a una gara di distacco.

Mugello e Montmelò hanno più di una caratteristica in comune e la bella vittoria di Desmo Dovi nel 2017 lascia ben sperare i ducatisti per questo fine settimana.

Borgo Panigale giocherà a due punte, con Lorenzo fresco del successo numero 66 in carriera e vincitore ben 4 volte negli ultimi 8 anni in Catalogna, ma anche i satelliti Petrucci e Crutchlow hanno prospettive di podio per Ducati e Honda. Il ternano fresco di ingaggio ufficiale d’altronde vanta un saldo positivo di 22 punti nei confronti del maiorchino, l’inglese addirittura 27 su Pedrosa. Finora, rispetto ai piloti factory, sono stati loro gli alleati più preziosi nella corsa dei due contendenti il titolo.

Petrucci è andato costantemente a punti (+21 rispetto all’anno scorso), con un podio e cinque arrivi su sei nella top ten e non ha fatto registrare nemmeno un ritiro. Veloce senza mai rubare punti a Dovizioso, il pilota Pramac ha già incarnato alla perfezione il ruolo che andrà a rivestire dall’anno prossimo. Crutchlow dal canto suo ha aggiunto la perla della vittoria in Argentina al suo palmares e quando non è caduto ha quasi sempre fatto meglio di Pedrosa, alla sua peggior stagione in MotoGP fino ad adesso (se si esclude il 2015, quando saltò tre dei primi sei gran premi).

La Yamaha continua a deludere dal punto di vista prestazionale sulla distanza gara, mentre in qualifica ha conquistato ben 4 pole su 6. Nonostante l’handicap elettronico la moto di Iwata ha raccolto comunque molto di più rispetto a quanto ci si potesse attendere date le performance mostrate sul passo. La moto di Iwata con Valentino dista 23 punti in classifica dal campione di Cervera, 28 con Vinales. Entrambi i piloti sono realisti nel vedere la Honda molto lontana, anche se il nuovo asfalto e una curva cambiata al Montmelò potrebbero scompaginare le carte, aiutando la M1 nel centrare un posto a podio già da molti prenotato.

Dovizioso, le parole in conferenza stampa

"Nelle ultime gare ho buttato via punti, al Mugello speravo di vincere, Marquez sta confermando di essere un pilota in forma, ma sono fiducioso per questo weekend, nonostante i test c'è un asfalto nuovo in questa pista, dobbiamo lavorare bene durante la settimana, non ho altro in testa in questo momento. Ogni team cerca sempre di prendere i nomi migliori, la Ducati può essere più forte di quello che sembra: io e Petrucci conosciamo bene la Ducati, abbiamo dei caratteri normali su cui si può lavorare e parlarne, per ottenere qualcosa di importante insieme. Questi sono piccoli dettagli che ci serviranno e che possono fare la differenza per il futuro. Quando hai due piloti top, si sta molto attenti a quello che fa il tuo compagno di team, perché bisogna arrivare sempre davanti a lui. Lorenzo-Marquez? Sono curioso di vedere come vanno, io sono contentissimo di questa cosa... La Honda è una moto con delle caratteristiche particolari, è un bel cambiamento per Lorenzo e per il campionato. Continuare il campionato dopo aver cambiato team? Questa non è una bella cosa, perché può condizionare le strategie di questo Mondiale. Io e Lorenzo non abbiamo avuto problemi, la Ducati si è dedicata tanto a Jorge avendo investito molto su di lui, ci siamo giocatiil campionato quindi non possiamo dire di aver lavorato male, ma quando fai un investimento così importante, è normale che vieni condizionato dal lavoro. "Non penso che sarà sufficiente la velocità in rettilineo per vincere qui al Montmeló, anche le altre moto hanno aumentato la velocità, quindi il nostro vantaggio si è ridotto rispetto al passato. Il pilota con cui condividi il box è il tuo primo avversario, Lorenzo ha fatto una grande gara al Mugello, ha guidato nel modo giusto. Jorge è un rivale per il Mondiale? Vedremo come andrà nella prossima gara. Nelle ultime tre gare ho sempre lottato per il podio, ogni weekend può succedere di tutto, dobbiamo mantenere la calma e mantenere la concentrazione. L'arrivo di Petrucci? Sono molto contento, il team Ducati torna a essere italiano, ho un buon rapporto con Danilo, lui conosce bene la Ducati e potrà aiutarmi a migliorare la moto".