MotoGP, GP Catalunya: nuovo siparietto fra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo in conferenza

MotoGp

Show di Jorge e Valentino in conferenza al termine del GP di Catalunya. Tutto parte da una domanda sul livello della Ducati e finisce con una stretta di mano. In mezzo, forse, c'è anche un riferimento al botta e risposta tra Lorenzo e Domenicali di due settimane fa

LORENZO A DOMENICALI: "SONO UN CAMPIONE, NON SOLO UN BUON PILOTA"

MEDA: "UN PODIO, TRE CAMPIONI DEL MONDO!"

GP CATALUNYA: LORENZO DOMINA. 2° MARQUEZ, 3° ROSSI

Sempre protagonisti: in pista e fuori. Lorenzo e Rossi, che già al Mugello avevano acceso il post gara con un siparietto in cui avevano scherzato su un eventuale trasferta insieme a Venezia, si ripetono al termine del GP di Catalunya dominato da Lorenzo davanti a Marquez e Valentino. ‘Rossi avrebbe vinto qualche gara con la Ducati attuale?’ è la domanda del giornalista da cui parte tutto. "Questa è la Ducati più completa di sempre, quella di Rossi era più complessa da guidare - risponde lo spagnolo -. Ma Vale è un buon pilota, perché no…". Poi c'è un attimo di pausa, sta per prendere la parola Rossi, ma Lorenzo interviene di nuovo precisando: "E’ un campione, non un buon pilota…" (riferimento anche al botta e risposta con Domenicali?). Risata e stretta di mano tra i due, che nel corso della conferenza parlano anche del loro rapporto. "Non si può dire che siamo amici: ci divertiamo fuori dalla pista, ma è difficile essere amici tra rivali. Abbiamo due caratteri forti e siamo due piloti che vogliono vincere. La cosa più importante però è avere rispetto l'uno per l'altro. Io ho un enorme rispetto per Valentino e penso che anche lui lo abbia nei miei confronti. Siamo due grandi campioni, due dei più grandi nella storia". "Abbiamo avuto alti e bassi nel nostro rapporto, momenti positivi e momenti negativi. Come ha detto Jorge è difficile essere amici quando competi per lo stesso obiettivo. Lorenzo è uno degli avversari più difficili da battere tra quelli che ho incontrato nella mia carriera. L'importante è il rispetto che c'è tra noi”.