Marquez arriva al Sachnsenring da favorito, anche grazie agli errori dei suoi avversari che hanno raccolto meno di quanto avrebbero potuto. Sul circuito tedesco serve una gara perfetta da parte di Rossi, Vinales, Dovizioso e Lorenzo
Con Marquez in vantaggio di 41 punti in classifica la Motogp ha certo trovato il suo protagonista, ma con più della metà delle gare da disputare non si può dare per chiusa la corsa al titolo. Lo spagnolo è un fenomeno, su questo non si discute, ma i suoi inseguitori forse hanno raccolto meno di quanto avrebbero potuto.
Rossi è apparso fin qui il più costante, ha un solo zero da scontare, per colpa di Marquez in Argentina, ma il suo vero dilemma è una Yamaha indietro di sviluppo e in attesa di aggiornamenti. Problema simile per Vinales, il cui rendimento, fino al podio di Assen, è stato però insufficiente, al di sotto delle sue potenzialità.
Dovizioso ha invece pagato tre zeri, due dei quali per errori suoi: la notizia buona è l’ottimo recupero visto in Olanda, con una Ducati decisamente in forma. Il pacchetto moto pilota, insomma, è ben oliato e sulla distanza ha margine di crescita. Altri passi falsi non sono però ammessi. Anche Lorenzo può infastidire parecchio Marquez dopo che ha trovato il feeling con la Desmosedici, a patto di essere più costante. Ad Assen il maiorchino ha faticato molto nella seconda parte di gara, ma in Germania, prossima gara, non sarà facile per nessuno degli inseguitori, perché questa pista è più favorevole a Marquez. Ai suoi avversari, quindi, è vietato sbagliare e soprattutto ostacolarsi a vicenda, come è accaduto ad Assen tra Rossi e Dovizioso.