MotoGP, GP Germania: Marc Marquez e il Sachsenring, intesa assoluta

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Guido Sassi

Marc Marquez (foto: Getty Images)

Il pilota spagnolo ha sempre capitalizzato al meglio le gare a cavallo della pausa estiva: en plein di punti nel 2013, 2014 e l’anno scorso. Il Sachsenring è pista da 8 successi negli ultmi otto anni, Rossi e Dovizioso sono avvertiti: per batterlo non si può mai abbassare la guardia

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L’intesa assoluta tra Marc Marquez e il Sachsenring è proverbiale: 8 vittorie con altrettante pole position negli ultimi 8 anni, 5 successi da quando è arrivato in MotoGP nel 2013. Prima di lui era stato Pedrosa a infilare una tripletta di vittorie in Germania, come a dire che la pista, oltre che al campione del mondo, va a genio anche alla Honda.

La lotta per i rimanenti gradini del podio rimane però incerta: Ducati ci è salita una sola volta nel dopo Stoner, Yamaha invece non lo manca da 10 anni, eccezion fatta per il 2016, anno di gara confusa e bagnata. Rossi ha ricordato però che la pista tedesca può mettere in difficoltà l’elettronica della M1 e un buon risultato tra i saliscendi delle foreste della Sassonia qui non è scontato.

La Germania è tradizionalmente anche la gara che chiude la prima parte di stagione e proprio Marquez nelle gare a cavallo dello stop ha costruito molti dei propri mondiali: 50 punti l’anno scorso, 32 più di Dovizioso, 36 nel 2016, 15 più di Rossi. Nel 2014 un altro ein plein, come nel 2013. Se si aggiunge anche la gara di Assen, si scopre che proprio nella fase centrale del campionato Magic Marc difficilmente sbaglia un colpo, mentre gli altri top rider qualche passo falso lo commettono. Negli anni cambiano alcune piste (Laguna Seca, Indianapolis, Austria, Brno) ma prima e dopo le vacanze Marquez non sembra accusare mai un attimo di stanchezza e riduce al minimo gli errori. Lo spagnolo insomma con la testa non va in ferie, ed è sempre pronto a raccogliere il massimo da ogni opportunità.