MotoGP, GP Austria. Valentino Rossi rimonta e chiude 6°: "Non siamo da podio"

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Valentino Rossi, pilota Yamaha (foto getty)

In Austria Valentino parte 14° e chiude al 6° posto. Una buona rimonta, che però non cancella i problemi del team: "Marquez e le due Ducati ufficiali sono più veloci, se fossi partito più avanti avrei potuto lottare al massimo con Petrucci per il 5° posto". Vinales: "Impossibile divertirsi in queste condizoni", Jarvis: "È chiaro che siamo in difficoltà"

YAMAHA IN DIFFICOLTA', TSUYA SI SCUSA

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PROSSIMA TAPPA: SILVERSTONE

Non è stata una settimana semplice per la Yamaha al Red Bull Ring. Lo sfogo di Rossi giovedì dopo la conferenza, le scuse di Tsuya a nome del team, le difficoltà in pista, con Valentino che resta fuori dal Q2. Il "Dottore", partito dalla 14esima casella, rimonta in gara fino al sesto posto, ma chiude con un ritardo di 14 secondi dal vincitore Jorge Lorenzo. Maverick Vinales, scattato dall’undicesima posizione, termina al 12° posto staccato di 22 secondi da Jorge. Nessuna Yamaha nella top 5 in Austria. Non accadeva dal GP del Giappone 2017, quando la migliore fu quella di Zarco, ottavo. La striscia negativa della Yamaha si allunga: non vince in MotoGP da 21 gare. Rossi prova a spiegare così la situazione dopo la gara di Spielberg: "La differenza con i primi tre piloti è stata abbastanza grande. È tutto l’anno che Marquez e le due Ducati ufficiali, se sono a posto e se non sbagliano, sono comunque più veloci di me. Noi siamo la Yamaha ufficiale, dobbiamo guardare lì. Per il resto è stata una buona gara, nel warm up abbiamo fatto una buona modifica al setting, che mi ha aiutato a tenere un passo costante. Purtroppo partivo indietrissimo, sono stato anche sfortunato perché ho avuto un problema alla moto nelle Libere 1, ed è stato l’unico turno utile per partire tra i dieci… Se fossi partito più avanti, avrei potuto lottare con Petrucci per il quinto posto, ma Crutchlow comunque era già più veloce di me. Quest’anno sono salito cinque volte sul podio, sono andato veramente forte in Qatar e al Sachsenring, gli altri tre podi sono arrivati anche perché uno fra quei tre lì è caduto o comunque non era apposto, così sono riuscito a prendere punti e a essere ancora secondo in campionato. Però purtroppo non siamo veloci per il podio a questo punto, dato che loro sono tre… Ci sono delle piste dove soffriamo di più e altre dove soffriamo di meno". Dopo la gara del Red Bull Ring, Marquez ha allungato in testa alla classifica del Mondiale: adesso ha un vantaggio di 59 punti su Rossi.

In conferenza Valentino ha ribadito l'urgenza di fare piccoli passi in avanti: "I test di Misano e Aragon? Se mi aspetto delle vere e proprie svolte? Purtroppo no, non credo arrivino. L'importante, ora, è iniziare a provare qualcosa. In particolare saranno importanti le prove a Misano, perchè insieme a quella dl Mugello è la gara principale dell'anno". Poche parole dal compagno di scuderia, Maverick Vinales: "Abbiamo problemi su tutte le aree, non si tratta solo dei sensori. Ho provato a rimediare cambiando il mio stile di guida, ma non è servito. Non ho aspettative, penso solo alla prossima gara. Divertirmi? In queste condizioni è impossibile. Non è un mio problema di concentrazione, quando metto il casco io sono sempre lo stesso. Ma quando sono uscito in pista moto non aveva potenza".