GP Gran Bretagna, Silverstone. Pecco Bagnaia e gli altri piloti italiani pronti a sfatare il tabù

MotoGp

Francesco Berlucchi

Il prossimo appuntamento del Motomondiale ci porta in Gran Bretagna, su una pista meno amata dai piloti italiani rispetto a Donington. Qui nessuno ha mai vinto nelle due classi minori attuali, ma in MotoGP la situazione è ben diversa

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Se gli italiani sono sempre andati molto forte sull'asfalto di Donington Park, spostandosi 60 miglia più a sud non si può dire altrettanto. A Silverstone nessun pilota italiano è mai riuscito a vincere né in Moto3 né in Moto2. In MotoGP per fortuna le cose vanno un po' meglio: la foto di copertina rimane quella scattata nel 2015, quando Valentino Rossi, Danilo Petrucci e Andrea Dovizioso riempirono un podio tutto italiano. Ma la continuità del Dottore, sempre nei primi tre in Gran Bretagna nelle ultime quattro stagioni, fa ben sperare. Tanto quanto il feeling di Dovi e della Ducati, pronta a decollare sfruttando le ripartenze dell'ex aeroporto militare della Royal Air Force. Con un occhio sempre puntato verso il cielo, perché - si sa - in Inghilterra è così. Se fosse necessario aprire gli ombrelli, è facile ipotizzare che Petrux sarebbe il primo a sorridere. Attenzione però a Jorge Lorenzo, che tra i piloti in pista rimane il più vincente di tutti a Silverstone, con i suoi tre successi (tra il 2010 e il 2013). E poi, certo, occhio al solito Marc Marquez, capace di scattare già sei volte in pole position da quella griglia. Dove adesso, però, l'Italia è davvero competitiva anche in Moto2 e in Moto3. Il divertimento è assicurato.