MotoGP, GP di Gran Bretagna. Silverstone, il tempio inglese della velocità

MotoGp

Michele Merlino

Ripercorriamo la storia dello storico tracciato di Silverstone: da aeroporto per i caccia della Raf a tempio pagano della velocità che ha scritto pagine indelebili del motorsport

SILVERSTONE, GARE CANCELLATE

LA CLASSIFICA - IL CALENDARIO

Dai caccia della Raf alla Formula 1

Ricavato dalle strade perimetrali di un ex aeroporto militare della seconda guerra mondiale, Silverstone diventò un circuito in modo molto “artigianale”: nel 1947 un gruppo di amici, sapendo che il sito era inutilizzato, organizzarono una gara. Uno di loro, Maurice Geoghegan, durante la competizione, colpì una pecora che si era avventurata nell’aeroporto/circuito, e la gara venne ribattezzata “Mutton Grand Prix” (il GP del Montone).
Dall’anno successivo, il RAC (Royal Automobile Club) prese possesso del sito e cominciò a trasformarlo in un circuito vero e proprio. Le prime gare si tennero sulle piste d’atterraggio, collegate da stretti tornanti, quindi dal 1949 si passò alle strade perimetrali.
Silverstone è stato il tempio della F.1 in Gran Bretagna sin dall’anno successivo, il 1950, quando vi si disputò la prima gara in assoluto del neonato mondiale di F1, ma approdò al motomondiale solo nel 1977, dopo che il Tourist Trophy dell’Isola di Man fu abbandonato per ragioni di sicurezza.

L’arrivo del Motomondiale, la separazione e il ritorno

Il 14 agosto 1977 si disputò il GP di Silverstone in un calendario molto diverso da quello attuale, era la prova conclusiva del campionato, comprendente 11 gare. Vinse Pat Hennen sulla Suzuki.
Da allora si corsero dieci GP di Gran Bretagna a Silverstone (fino al 1986) prima di passare a Donington, teatro del motomondiale in Inghilterra fino al 2009 quando, in seguito problemi di ammodernamento del tracciato ed una crisi finanziaria, le moto tornarono a Silverstone nel nuovo tracciato di 5,9 km.