MotoGP, Andrea Dovizioso si racconta in esclusiva per il GP di Misano: "Noi Ducati andremo forte"

MotoGp

Guido Meda ha intervistato in esclusiva Andrea Dovizioso dopo la conferenza del GP di Misano: "Qui è sempre particolare, pista molto stretta. Troveremo condizioni diverse rispetto ai test ma noi Ducati andremo forte sicuro"

MISANO, TRIONFO DI DOVIZIOSO

LA CLASSIFICA - IL CALENDARIO

"Talent time" dedicato all’italianità della Ducati con Andrea Dovizioso che si scalda con una domanda di Giovanni Zamagni. Alla richiesta di fare un paragone con la Formula 1, "chi è Vettel e chi Raikkonen tra te e Lorenzo?". Per il Dovi "nessuno dei due". Un parere sul GP di Monza però lo dà, per poi entrare nel merito di Misano.

Dovi, restiamo sulla F1: la strategia della Mercedes è stata borderline o legittima?

Secondo me, se la guardo dalla parte di un pilota di moto non è una cosa bella da vedere... ma sappiamo benissimo che le corse in macchina funzionano così. Quando si sa come funziona, tutti devono giocare con le proprie carte quindi secondo me la Mercedes in questo caso ha usato tutto quello che poteva usare nel modo giusto, non in un modo scorretto. Queste cose nelle moto sono inesistenti...

Salvo casi di estrema necessità...

Esatto... non è bello da vedere ma era normale aspettarsi una roba del genere dalla Mercedes. Magari la Ferrari avrebbe potuto provare a fare strategia subito.

Però nelle moto un duello tra te e Lorenzo alla prima variante dopo la partenza del primo giro sarebbe più plausibile? Perché c'è chi ha contestato la Ferrari perché Raikkonen ha di fatto lottato pe entrare per primo nella prima variante

Dipende dal punto di vista, nelle prime due S era molto difficile ma c’era la possibilità che Vettel potesse uscire primo, non sarebbe stato bello da vedere ma forse avrebbe fruttato di più...

Ti dico un codice segreto: 1-6-5-2-4-7-1-3...

I miei risultati!

Sono i tuoi risultati di questa stagione. Manca Silverstone: hai chiarito la questione del fatto che né tu né Tardozzi eravate stati informati di una riunione che nasceva? 

Non c'è una questione da chiarire: è successo che qualche pilota è andato di sua spontanea volontà ad esporre la sua idea, che non aveva senso aspettare le 5 o le 6 perché era tanto freddo e non c'erano le condizioni... e io concordo, la decisione è stata giusta. Quello che non è stato fatto bene - ne parleremo alla Safety Commission - è che bisognava chiamare tutti i piloti invece è stato fatto un passaparola e sono stati informati quasi tutti. Che poi tutti abbiamo visto che i piloti stavano andando in tv...

Se ci fosse stata una procedura formale...

Ci deve essere, se vogliamo essere professionali dobbiamo esserlo fino alla fine. Come non condivido troppo (ma io sono un pilota, non compete a me) che venga deciso con una votazione dei team di fare la gara il giorno dopo. Da un lato è una cosa bella che l'organizzazione dia importanza ai team e chieda un'opinione, però dai la possibilità di scegliere a chi ha un vantaggio. Secondo me in un campionato non deve decidere chi può condizionare. Alla maggior parte dei team non conveniva correre. 

Tu però saresti stato per correre?

In questo caso. Ma come regola generale, non devi dare la possibilita di fare una votazione, che è in base alla convenienza.

Lasciamoci alle spalle quell'episodio, passiamo a Misano Adriatico: se torni con la mente alla tua infanzia, che cosa evoca in te questa pista?

Quando ero un bambino Misano per me non esisteva. Ho cominciato a guardare le gare quando ho cominciato a correre, erano gli anni 95-96, avevo come riferimento Doohan. Io correvo per la Grc e avevamo i colori della Repsol. Poi sono esplosi Capirossi, Valentino, Melandri.. arrivando dalle minimoto seguivo loro, avevo i loro poster in camera.

Bella questa cosa. E quello di Biaggi?

Non sono mai stato troppo tifoso di Biaggi... perché seguivo il tifo del mio babbo, in quel momento non tifava Biaggi quindi no.

Come sei passato dalle minimoto alle ruote alte?

Il mio inizio è stato un po' strano, non è stato proprio bellissimo. Feci tre test con il team di Vasco Rossi che non avevo nemmeno 14 anni, andai a Magione perché era l'unica pista in cui potevi girare a quell’età. Però prendevo 10 secondi dal miglior tempo dell'italiano in una pista in cui si girava in 1'10'', fu tosta per me. In quei 3 test andò male, mi lasciarono a casa e decisi di fare il Challenge Aprilia. Ma non ho mai mollato.

Cosa avresti fatto se non avessi fatto il pilota?

Non ne ho idea perché fortunatamente non sono mai arrivato al punto di dover decidere, il mio babbo è stato molto bravo a farmi vivere bene la cosa, serenamente.

Che cosa ci dobbiamo aspettare dalla Ducati, da te e da Lorenzo a Misano?

Misano è sempre particolare, non è per niente una gara chiara per tanti motivi: pista molto piccola, molto stretta. Siamo un po’ stretti per la MotoGP a Misano. Valentino è quello che ha vinto di più e quando si poteva giocare il campionato qui vinceva, ora non è in questa situazione ma non è cosi lontano; Maverick ha fatto molto bene nei test e soprattutto dopo Silverstone credo arrivi bello carico. 

Marquez? E voi Ducati?

Misano è una buona pista per la Honda e per Marc. Noi Ducati andremo forti sicuro: nei test abbiamo trovato tanto grip, troveremo condizioni diverse. Però era tanto caldo, troveremo condizioni molto diverse, vedremo come va con poco grip, sia per noi che per gli avversari.