MotoGP, GP Thailandia 2018. Aprilia, Aleix Espargarò: "Aragon spinta fondamentale"

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Scott Redding (Foto: Getty)

Dopo l'ottimo sesto posto ottenuto da A. Espargarò ad Aragon, l'Aprilia si presenta in Thailandia pronta ad affrontare le inevitabili difficoltà della nuova pista di Buriram

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Il prossimo GP di Thailandia è la vera novità del calendario mondiale 2018 e rappresenta un territorio inesplorato per tutti i team di MotoGP. L’unico momento per prendere confidenza con il tracciato sono stati i test pre stagione in Febbraio. 

Il Chang International Circuit, progettato da Hermann Tilke, inaugurato pochi anni fa, è un impianto moderno con tribune e spazi in grado di accogliere oltre 100mila persone. I 4.554m del tracciato si caratterizzano per un rettilineo di 1 km (ci sono altri tre allunghi oltre al rettifilo principale), cinque curve a sinistra e sette a destra. Se il layout pare non aver impressionato i piloti, sicuramente una grande sfida sarà rappresentata dal tempo atmosferico, generalmente molto caldo e umido (un po’ come la Malesia).

Aleix Espargaró arriva a Buriram reduce da un ottimo sesto posto ad Aragon, miglior risultato stagionale. Durante i test sul circuito Thailandese, erano emerse diverse difficoltà, tuttavia la ritrovata determinazione del catalano permetterà certamente di affrontare il weekend nel migliore dei modi. Per Scott Redding i test di inizio stagione erano invece serviti per prendere confidenza con la Aprilia, essendo questa la sua prima stagione con il team.

A. Espargarò: "Ad Aragon risultato fondamentale"

"Quello di Aragon per noi è stato un risultato fondamentale, arrivato dopo mesi di duro lavoro durante i quali nessuno si è risparmiato. Tra test e allenamenti mi sono impegnato in maniera totale, e i ragazzi di Aprilia hanno continuato incessantemente lo sviluppo della RS-GP. Non dobbiamo farci trarre in inganno, le difficoltà rimangono e il circuito thailandese a inizio anno ci aveva creato qualche grattacapo, ma di sicuro lo affrontiamo con rinnovata motivazione".

Redding: "Risolvere problemi di accelerazione"

"Durante i test di inizio anno il circuito di Buriram mi aveva sorpreso, è più tecnico di quanto possa sembrare specialmente in punti come la seconda curva, dove si frena dopo un lungo rettilineo senza avere alcun riferimento del punto di staccata. Dovremo focalizzare il nostro lavoro soprattutto sui problemi in accelerazione che ci hanno rallentato nella scorsa gara".