MotoGP, GP Thailandia 2018. Chi sarà il favorito a Buriram?
MotoGpMarquez è il più rapido a interpretare i nuovi tracciati, ma le Ducati sono cresciute molto dai test di febbraio. E i lunghi rettilinei potrebbero favorirla. Le difficoltà tecniche della Yamaha potrebbe rilanciare le quotazioni della Suzuki
Partirà da Buriram, Thailandia, la lunga maratona extraeuropea distribuita tra Asia e Australia che quest’anno passerà da tre a quattro gare. La novità è costituita proprio dal tracciato thailandese provato per la prima volta nei test di febbraio. Allora fu la Honda di Pedrosa a svettare sulla Yamaha di Zarco, a sua volta seguita dalle Honda di Marquez e Crutchlow. Un primo responso che sembrerebbe dunque spostare i pronostici a favore delle moto targate HRC. Né Rossi né Vinales, infatti, avevano registrato tempi significativi, e persino la Ducati di Dovizioso si era fermata a 4 decimi dal pilota spagnolo. I test d’inizio stagione fotografano però una realtà in divenire e i rapporti di forza nel frattempo sono cambiati, con le Ducati rivelatesi avversarie più temibili del previsto e la Honda rappresentata più che altro da Marquez. Il leader del mondiale è notoriamente veloce a interpretare le nuove piste, e questo giocherà a suo vantaggio anche in caso di pioggia, un’ipotesi sempre reale a quelle latitudini.
Chi potrebbe essere, allora, il suo avversario diretto? Con un Lorenzo convalescente e le Yamaha in balia dei noti problemi tecnici dal mazzo spunta ancora il nome di Dovizioso, confermato nel ruolo di antagonista ad Aragon. Il Chang International Circuit, con i suoi lunghi rettilinei potrebbe accordarsi alle caratteristiche della Ducati. Un’occasione da sfruttare per il team bolognese. Salvo sorprese, sempre possibili. Le Suzuki arrivano sulla spinta dell’ottima prestazione di Aragon e nei test di febbraio Rins aveva fermato il cronometro a soli 35 millesimi da Marquez.