MotoGP, GP Thailandia. Valentino Rossi: "La Yamaha è come l'Inter: sorprendente"

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Valentino Rossi, pilota Yamaha (foto getty)

Al termine delle Libere di Buriram, terminate con il nono tempo, Valentino fa una similitudine tra la sua moto e la sua squadra del cuore: "La Yamaha è un po' come l'Inter: quando entra in pista, non sai mai cosa può succedere. La M1 è sempre una sorpresa"

 

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Valentino Rossi è soddisfatto delle Libere del venerdì di Buriram. Il pilota della Yamaha ha conquistato il secondo posto nelle Libere 1, mentre nelle Libere 2 ha chiuso al nono posto con la nuova carena a “doppia lama”. Il bilancio di Rossi è positivo: "Siamo andati un pochino meglio di quanto ci aspettavamo, soffriamo meno rispetto ai test – spiega Valentino a Sky – Nella prima sessione addirittura eravamo primi e secondi, ma tanti top rider non avevano messo la gomma nuova, quindi non era un risultato veritiero. Nella seconda sessione Maverick è stato veloce, io non sono lontano come tempo, anche se non ho fatto un gran giro, posso fare meglio, ho fatto qualche errorino... Quindi dai non è male come prima giornata, siamo andati abbastanza bene, anche se c'è ancora tanto da lavorare con le gomme. La nuova carena? Sinceramente non ho sentito tanta differenza, quindi non so se continuerò a usarla".

Valentino: "La Yamaha? Quando entra in pista, non sai mai cosa può succedere"

Nel corso del debrief post Libere, Valentino ha azzardato anche un curioso paragone tra la Yamaha e la sua squadra del cuore, l’Inter: "È andata un po' meglio rispetto ad Aragon, dove c’è stato veramente un disastro. Fare previsioni, comunque, è sempre difficile, perché anche le altre moto vanno sempre un po' meglio o un po' peggio tra una pista e l'altra. A noi invece cambia tantissimo e non sappiamo perché. È sempre una sorpresa, la Yamaha è un po' come l'Inter: quando entra in pista, non sai mai cosa può succedere. Maverick è andato molto forte anche nella seconda sessione, io invece non ho fatto un gran giro e potevo fare meglio. Ho fatto degli errori, però siamo tutti vicini e sono nei dieci. Questa è la cosa più importante. Le gomme sono molto diverse rispetto a quelle che avevamo utilizzato nei test. È più difficile guidare, perché hanno meno grip, ma allo stesso tempo sono più costanti e possono aiutare per il passo gara. Abbiamo fatto qualche piccola modifica sull'accelerazione e devo dire che non sono male, perché la moto accelera di più. Qui c’è molto caldo, non è una situazione semplice, vai in affanno e si fa fatica a recuperare. La gara sarà dura, ma c'è anche una questione di adattamento del fisico a questa temperatura, che di solito va sempre un po' meglio nel corso del weekend".