Moto3, GP Giappone 2018. Bezzecchi, vittoria da sogno a Motegi

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Guido Sassi

Marco Bezzecchi - Moto3 Motegi 2018 (foto: motogp.com)

L'italiano vince in volata e torna a un solo punto di distanza da Martin nel mondiale Moto3. Lo spagnolo va a terra, sul podio salgono anche Dalla Porta e Binder. Per lo Sky Racing Team VR46 ancora un buon risultato per Foggia, quarto, e per Celestino Vietti, che bagna l'esordio con due punti. Cadute con trauma cranico per Di Giannantonio e frattura al piede sinistro per Antonelli.

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Dalla polvere alle stelle: in quindici giorni Marco Bezzecchi assaggia il sapore amaro della ghiaia e sale altissimo sul podio, passando dalla caduta di Buriram al primo posto di Motegi. In Giappone il Bez vince una gara che non poteva immaginare più favorevole e recupera quasi tutto lo svantaggio in classifica su Martin, a sua volta a terra e ora distante un solo punto in classifica. Sul podio insieme a Bezzecchi un confermatissimo Dalla Porta e Darryn Binder, con Dennis Foggia ottimo quarto dopo il podio del Chang. Caduta con trauma cranico per Di Giannantonio, frattura al piede sinistro per Antonelli.

Al via Bezzecchi parte in prima fila, Martin è solo 13esimo: l'italiano scatta subito bene, ma lo spagnolo in un amen si porta nelle prime posizioni, transitando quarto. Il pilota di Gresini è della partita, ma Bez è deciso a giocarsi tutte le proprie carte e prova subito a forzare il ritmo, tentando una fuga su Canet, Rodrigo e McPhee che in questa prima fase sembrano essere tra gli avversari più temibili. Al secondo giro Perez e Antonelli sono già a terra alla 13, con l'italiano che deve attendere l'intervento dei sanitari per lasciare la pista.

Il forcing di Bezzecchi costa al pilota del team Pruestel un lungo al terzo giro: fuga annullata, Bez deve ricostruire tutto dalla quarta posizione. Martin si mantiene nelle posizioni che contano e continua a tenere la pressione alta sulla gara del rivale. A 16 dal termine addirittura lo spagnolo si mette davanti a tutti, facendo capire di non avere intenzione di gestire il vantaggio in campionato con troppi calcoli.

Al settimo giro anche Di Giannantonio lascia la gara e le residue speranze di lottare per il campionato con un brutto high side alla 12. In un primo momento il pilota di Gresini perde anche conoscenza, salvo poi riprenderla.  In un secondo e mezzo ci sono i primi dieci piloti, con cinque italiani nel gruppo: oltre a Bezzecchi e Dalla Porta anche Foggia, Bastianini e Arbolino sono infatti nelle posizioni che contano. Il pilota dello Sky Racing Team VR46 è stato abile a rientrare nel gruppo dei migliori e dopo Buriram si gioca un'altra bella gara.

Martin e Bezzecchi intanto sono fianco a fianco, gara nella gara: mancano sette giri al termine quando lo spagnolo ha un contatto con il rivale alla curva 11. Le micce sono accese e di lì a poco arriva il colpo di scena: Jorge finisce a terra proprio alla 11, mentre Bezzecchi passa in testa. Martin si deve ritirare e guardare l'italiano in lotta per la vittoria. Il gruppo di piloti che si possono giocare il podio è comunque numeroso: Binder, Dalla Porta, Arbolino, McPhee, Foggia e Bastianini sono nel secondo di distacco, con Rodrigo e Sasaki in coda al gruppo sgranato.

Nel finale gli italiani tengono le posizioni che contano, ma è Binder il pericolo maggiore all'ultimo giro: il sudafricano si porta in testa e cerca lo strappo su Bezzecchi. L'italiano mostra però un senso tattico da campione e negli ultimi metri prima del traguardo sfrutta la scia e riesce a passare l'avversario, centrando una vittoria che vale doppio. Splendido colpo di reni anche per Dalla Porta, che sulla finish line sopravanza di un solo millesimo il pilota Ktm. Bella giornata anche per lo Sky Racing Team, che piazza Dennis Foggia al quarto posto e Celestino Vietti al 14esimo nel giorno del debutto.

La terza vittoria in Moto3 per l'italiano ha un sapore speciale, garantendo al pilota Ktm un recupero quasi completo su Martin in vista delle ultime tre gare: «Non mi sentivo a mio agio con la moto, ho guidato sopra i problemi da metà gara in poi. Ho spinto tantissimo, poi all'ultimo giro ho preparato bene l'ultima curva e sono riuscito a passare Binder in volata».

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