MotoGP, GP Australia 2018. L'editoriale di Guido Meda: "Piove Marquez!"

MotoGp

Guido Meda

Marquez ha conquistato la pole in Australia indossando i guanti e i gli stivali di Doohan

La pole meno scontata va al pilota più coraggioso. Si svegliano le Yamaha e la Ducati risponde, anche se il favorito in caso di asciutto resta Iannone. Soffrono Bagnaia e Bezzecchi che inseguono i titoli di Moto2 e Moto3

GP AUSTRALIA, VINCE VINALES

LA CLASSIFICA - IL CALENDARIO

Quando non te lo aspetti granché un Marquez pazzesco ti piove dal cielo e fa la pole in Australia, che di tutte le piste degli ultimi tempi sembrava quella che lo faceva soffrire di più. Mai realmente a posto in prova, sempre un po’ appeso ad un filo, spesso a rischio caduta e difficilmente davanti a tutti, ha trovato una pioggerellina di quelle pericolose per fare la differenza sugli altri. Con il coraggio. Il coraggio un po’ scriteriato di chi ha la moto in mano e il Mondiale già in tasca. Il trucco, facile ma solo a dirsi, è quello di entrare in pista con le gocce che ti cadono sul casco e fare finta che sia ferragosto con il sole che spacca le pietre. Riesce solo a lui, che si infila davanti alle due Yamaha di Vinales e Zarco. La Yamaha, che ha un Valentino Rossi più cauto dalla settima casella, sembrano tutte abbastanza a posto sulla pista australiana, che privilegia le moto capaci di fare alte velocità di percorrenza in curva. A Valentino manca un po’ storicamente il guizzo immediato quando le condizioni sono così. Per la domenica mattina, quando in Italia saranno le 6, dovrebbe essere asciutto e la storia potrebbe essere diversa e contemplare anche la Ducati di Dovizioso, che ha sofferto quanto Rossi e scatta dalla nona casella. Il favorito della corsa resta Andrea Iannone con la Suzuki. La sua qualifica non è stata un capolavoro, parte quarto, ma dopo due giorni di prove è sempre al top, quanto a velocità, istinto e anche passo. Del resto due anni fa era stato lui il primo, dopo Stoner, a dimostrare che la Ducati anche in Australia poteva dire la sua. La tensione più alta però riguarda Moto2 e Moto3, con gli italiani Bagnaia e Bezzecchi in piena lotta per diventare campioni del mondo. A Bagnaia è capitata una qualifica proprio brutta, sedicesimo, ma per sua fortuna con l’avversario Oliveira ventesimo. Bezzecchi è quindicesimo. Come a dire che per vincere bisogna proprio sudarsela tutta.