MotoGP, GP Malesia 2018: gomme e freni portati all'estremo

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GP della Malesia (Foto: Getty)

La MotoGP 2018 si sposta a Sepang per il diciottesimo e penultimo appuntamento della stagione 2018. La configurazione del tracciato, il caldo e l’instabilità del meteo renderanno la vita difficile a gomme e freni

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La pista di Sepang, lunga oltre 5.5km, presenta 15 curve di cui ben dieci a destra, collegate da due lunghi rettilinei dove le MotoGP possono scaricare gli oltre 260 cv dei loro quattro cilindri. Il meteo instabile, proprio di questo periodo in Malesia, può arrivare a riscaldare la superficie della pista fino a 50 gradi per poi a bagnarla completamente con violenti scrosci di pioggia.
Le caratteristiche del tracciato e le condizioni meteo rappresentano una sfida non banale sia per le gomme che per le moto, ma i dati raccolti nei test invernali pre-season qui al Sepang International Circuit hanno fornito certamente un’ottima base di partenza per lo sviluppo delle coperture più adatte e per il set up delle MotoGP.

Quali gomme porterà Michelin in Malesia?

Per far fronte al difficile weekend malese, Michelin porterà in pista i compound Soft, Medium e Hard in grado di reggere da un lato le elevate temperature dell’asfalto e dall’altro l’abrasività della superficie. In termini di design, le gomme slick anteriori saranno simmetriche, mentre le posteriori asimmetriche, con la spalla destra più dura. Dieci delle quindici curve del tracciato piegano, infatti, in quella direzione.
Il caldo non è però l’unica sfida che il fornitore di pneumatici dovrà affrontare: le piogge torrenziali che si potrebbero verificare nel corso del weekend sono più che una eventualità. L’allocazione di Michelin per le gomme rain prevede mescole Soft e Medium per anteriori e posteriori, quest’ultime asimmetriche.

Stress massimo per i freni a Sepang

Il SIC è uno dei tracciati del calendario di MotoGP tra i più impegnativi per gli impianti frenanti, assieme a Motegi, Spielberg e Barcellona. Il problema principale non deriva dalle numerose staccate, che costringono i piloti a frenare in media per 35 secondi al giro, ma dalle elevate temperature ambientali che rendono ulteriormente difficile il raffreddamento dei freni (che lavorano per ben il 29% della gara – dati Brembo).
La pista presenta un totale di 11 frenate di cui due molto impegnative, in corrispondenza delle staccate che chiudono i due lunghi rettilinei. Curva 1 e curva 15 richiedono entrambe una decelerazione di 1,5 g, con velocità che passando rispettivamente da 318 a 74 km/h e da 311 a 72 km/h. Complicate anche le curve 4, 9 e 14, dove lo spazio di frenata sfiora i 200 metri.