Moto2, Pablo Nieto: "Con Marini pronti a scrivere una nuova bella storia"

MotoGp

Sandro Donato Grosso

Pablo Nieto (foto: Sky Racing Team VR46 Twitter)
pablo_nieto_sky_racing_team_vr46

Nei test di Jerez ottimo lavoro per lo Sky Racing Team. Marini sempre davanti mentre Bulega è il miglior rookie. Il pensiero di Pablo Nieto

Dopo tre giorni di test spagnoli, Pablo Nieto, Team Manager dello Sky Racing Team VR46, esprime grande soddisfazione. Il bilancio è ottimo grazie a Luca Marini che è stato costantemente il più veloce ed ha chiuso in testa, e grazie anche al rientrante Nicolò Bulega che porta a casa l’11esimo tempo ed è anche il miglior rookie in pista.

Pablo quanto era importante iniziare bene?

"Importantissimo! Per questa ragione sono particolarmente soddisfatto. Ero curioso di vedere l’adattamento dei nostri piloti alla nuova moto e devo dire che l’esame è stato superato a pieni voti da entrambi i ragazzi. Adattarsi ad una nuova moto può sembrare più semplice del previsto ma in realtà cambiano tante cose".

Entriamo nel dettaglio: come va guidata la nuova Triumph di Moto2?

"La differenza sostanziale sta nel fatto che la ricerca del limite deve passare dalla consapevolezza che esistono delle variabili elettroniche davvero ampie che ti danno la possibilità di adottare mapping diverse sulla base delle diverse configurazioni. Come sapete è una moto più potente e che ha più coppia in basso, come è normale che sia per un tre cilindri di questo tipo. Luca ha compreso subito quali sono le caratteristiche del motore Triumph e dell’elettronica Magneti Marelli ed ha iniziato a sfruttare al meglio il potenziale che questa moto porta con sé. L’abbinamento del nuovo al telaio Kalex, inoltre, ci sembra la giusta alchimia".

Una Moto2 che diventa più “complessa” può essere un vantaggio per Luca Marini che ha un anno di esperienza in più nella serie?

"Penso di sì. Luca oggi è un pilota solido e maturo. Ha una base d’esperienza che forse non si percepisce dall’esterno ma che ci fa ben sperare per la prossima stagione. Penso che il suo punto di forza, talento a parte, sia quello di credere ed affidarsi al Team che ha attorno. Un vero uomo squadra ed è un piacere vederlo lavorare cosi".

Senza Bagnaia affianco per Marini sarà un vantaggio o uno svantaggio? E’ pronto per raccogliere l’eredità di Pecco?

"Penso non cambi molto, nel senso che Luca è Luca con il suo potenziale, la sua velocità ed il suo carattere. È cresciuto molto anche affianco a Bagnaia, ma con lui vogliamo scrivere una nuova e bella storia. Ovvio, il Mondiale appena conquistato può essere uno stimolo ulteriore. La sua operazione alla spalla fatta nel periodo invernale sarà un altro passo fondamentale per averlo competitivo al 100% nel 2019 anche se devo dire che in questi giorno l’ho visto davvero molto bene ed il suo miglior corno sul piede dell’1.45”, cosi come il suo passo, ne è la testimonianza palese".

Bulega ha chiuso 11esimo ed è stato il miglior rookie. Aldilà delle aspettative?

"Decisamente sì. Questo è un segnale che ci riempie di soddisfazione. È vero, è andato aldilà delle mie aspettative e l’ho visto migliorarsi in modo continuo. Mi piace come sta sulla moto, tenuto conto che era fermo da due mesi e con un allenamento ridotto. La sua corporatura è quella giusta per la nuova Moto2. A fine test lamentava un po’ di stanchezza alle braccia ed alle gambe ma è normale che sia cosi visto il periodo di assenza. Penso che per Bulega possa essere davvero importante avere una giusta presa di contatto con la nuova categoria. Lui ha talento, è stato un po’ sfortunato ma può tornare ad essere il pilota che tutti abbiamo imparato ad apprezzare".

Quali sono i programmi ora?

"Un po’ di riposo senza rinunciare alla preparazione atletica. I primi di dicembre quasi tutti i ragazzi delle VR saranno impegnati nella bellissima 100km dei Campioni al Ranch da Valentino e poi ci ritroveremo in pista a febbraio di nuovo a Jerez, ancora con le immagini di Pecco Campione del Mondo ma con un futuro da costruire e far risplendere".