MotoGP, Franco Morbidelli: "La Yamaha? Una moto dolce, sembra di guidare sul burro"

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Il pilota italiano è pronto per la sua seconda stagione nella classe regina, la prima con il neonato team Yamaha SIC: "E' una moto dolce, mi sembra di guidare sul burro. Dovrò cambiare stile di guida, mi lascerò guidare dalle sensazioni"

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Franco Morbidelli non vede l'ora di cominciare la stagione 2019, che lo vedrà protagonista della sua seconda annata in MotoGP in sella al team satellite della Yamaha SIC. Dopo un primo anno di ambientamento, in cui il campione del mondo della Moto2 2017 ha faticato ad adattarsi alla guida molto violenta e aggressiva della Honda del team Marc VDS, 'Morbido' sembra pronto per una nuova e proficua avventura: "Dovrò cambiare il mio stile di guida, che dovrà essere molto più dolce rispetto allo scorso anno - ha spiegato a Motorsportweek -. Il mio stile è già piuttosto docile, ma questa moto richiede ancora più leggerezza. Quando salgo è come guidare sul burro". I test di Valencia e di Jerez hanno regalato un grande sorriso a Morbidelli, sesto nei tempi complessivi e seconda Yamaha più rapida in entrambi i circuiti. Ma più che i tempi, sono state le sensazioni ad aver colpito l'azzurro: "Ho avuto piacere a guidare la nuova moto - ha spiegato Franco, che con Valentino Rossi ha vinto pochi giorni fa la 100 km dei Campioni al Ranch del Dottore -. Credo che non forzerò nulla, lascerò che tutto avvenga con naturalezza e mi lascerò guidare dalle sensazioni che avrò ogni volta che salirò sulla Yamaha. E' una moto molto meno fisica, tutto quello che succede è più soave, credo che questo sia dovuto alle dimensioni della moto". Rispetto alla RC213V guidata lo scorso anno, ci sono molte differenze: "Le dimensioni sono completamente diverse - ha concluso Morbidelli -. La mia vecchia moto era abbastanza violenta e reattiva. Non era nervosa, magari dalla televisione sembrava così, ma tutto succedeva molto rapidamente. 'Morbido' ha chiuso la sua prima stagione nella classe regina come migliore rookie al 15° posto del Mondiale, con il miglior risultato dell'ottavo posto in Australia.