Superbike, cinque curiosità sulla stagione 2019 che sta per partire

MotoGp
WSBK (foto: WSBK.com)

Dal nuovo format del weekend alla griglia di partenza. Numeri e curiosità in vista del primo round del mondiale Superbike 2019 in Australia, a Phillip Island il prossimo 23-24 febbraio

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LO SPECIALE SUPERBIKE

1) 13 round, 60 gare in una stagione

Il mondiale Superbike parte in Australia a fine mese e si chiuderà in Qatar in ottobre con due appuntamenti in Italia: a Imola e Misano (qui il calendario). La top class Superbike sarà presente in tutti e 13 gli appuntamenti, mentre la Supersport salterà Laguna Seca. I giovani della Supersport300 saranno in pista in tutti gli appuntamenti europei e nel gran finale in Qatar.
Con il nuovo regolamento il weekend Superbike vedrà aumentare il numero di gare previste. I piloti dovranno infatti correre una gara sprint (Gara Tissot Superpole) domenica mattina, per ottenere punti in classifica (la metà) e per stabilire le prime 9 posizioni della griglia di gara 2 domenica. Confermata la race 1 il sabato.
In tutto saranno 60 le gare che assegneranno punti, considerando le tre categorie.

2) Tornano Germania e Giappone in griglia

La Germania ritorna nel WorldSBK dopo un 2018 senza rappresentanti, quarta volta nella storia del Mondiale delle derivate di serie. Sono Sandro Cortese con GRT Yamaha e Markus Reiterberger con BMW Motorrad a riportare i colori tedeschi sulle piste della Superbike.
Per quanto riguarda i rappresentanti del paese del Sol Levante, l’ultimo giapponese a correre in Superbike è stato Hiroshi Aoyama nel 2012. Nel 2019, a distanza di sette anni, il Giappone torna nel Mondiale con Ryuichi Kiyonari al via con il team Moriwaki-Althea Honda Racing, partnership che dovrebbe segnare la riscossa della casa di Tokio nel mondiale SBK.

3) Una griglia di livello

Ben 10 dei 18 piloti dello schieramento Superbike 2019 hanno vinto almeno una gara. Con il ritorno di “King Kiyo” Kiyonari e di “Pocket Rocket” Haslam, il numero di riders che ha vinto almeno una gara nel WorldSBK sale a 10, per un totale di 181 vittorie, di cui ben 71 sono del campionissimo Jonathan Rea).
Se 10 sono i “vincenti” in SBK, tra i restanti 8 troviamo tre campioni Superstock1000 (Reiterberger, Mercado e Rinaldi), un campione mondiale GP 125cc (Bautista), un campione Moto3 (Cortese) e un Campione Supersport (sempre Cortese). Inoltre, altri due piloti sono saliti più volte sul podio (Camier e Razgatlioglu).

4) Dal più giovane al più vecchio

Il più giovane in griglia è l’italiano Alessandro Delbianco (21 anni) che debutta in Superbike nel 2019 con il team Althea Mie Racing. Gli altri due rookie di quest’anno sono Alvaro Bautista con Aruba.it Racing – Ducati e Sandro Cortese con Yamaha GRT, la cui esperienza non è in dubbio. Marco Melandi sarà invece il pilota più anziano della line up, più “vecchio” di un solo mese e mezzo Kiyonari. Con i due estremi, la media d’età al primo round del WorldSBK sarà di 29.61 anni.
Se dall’età anagrafica passiamo all’esperienza nel mondiale delle derivate dalla serie, Tom Sykes detiene il record di partenze con 259 via, contro 243 di Jonathan Rea. Al contrario chi conta il minor numero di partenze, escludendo i volti arrivati, sono Rinaldi e Razgatlioglu, rispettivamente a 16 e 24. In totale, 15 piloti hanno totalizzato 1949 partenze.

5) Poker Yamaha e Ducati

Nel 2019 Yamaha raddoppia l'impegno nel Mondiale Superbike. Oltre alle due R1 ufficiali del team Pata, anche il GRT Yamaha team, promosso dalla Supersport, avrà a disposizione due moto top per Melandri e Cortese. Quattro moto anche per Ducati che, dopo il passaggio storico dal bicilindrico al V4, schiererà in pista due Panigale V4R per Davies e Bautista (team Aruba), affidandone altre due al Barni Racing (con Rinaldi) e a GO Eleven (con Laverty).