Moto GP, per Jorge Lorenzo frattura a una costola: "Ma in Argentina sarò pronto"

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A causa della caduta durante le prove libere del GP del Qatar, terminato al 13esimo posto, il maiorchino ha riportato la frattura della prima costola destra. Tra tre settimane c'è il secondo appuntamento in Argentina, ma lo spagnolo conta di esserci: "Sarò pronto per combattere"

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L'inizio di stagione, dopo due anni tribolati in Ducati, non è stato di certo quello che Jorge Lorenzo sognava. Colpa soprattutto dell'infortunio allo scafoide della mano sinistra per il quale il maiorchino è stato costretto a operarsi e a saltare la prima sessione di test di Sepang, perdendo in tal modo chilometri preziosi per cominciare a instaurare un feeling con la sua nuova moto. In Qatar, prima prova del 2019, è arrivato un anonimo 13esimo posto; ma soprattutto una brutta caduta nelle terze prove libere che evidentemente lo ha limitato anche in gara ma ora rischia di compromettergli anche il secondo GP della stagione, quello che si correrà in Argentina sul circuito di Termas de Rio Hondo il prossimo 30 marzo. A tre settimane, dunque, da quello del Qatar.

Lorenzo, frattura a una costola: i tempi di recupero

Tre settimane, per l'appunto. Non un lasso di tempo qualsiasi, ma proprio il tempo minimo diagnosticato allo spagnolo per recuperare dalla frattura della prima costola destra. E' questo infatti il responso della Tac alla quale lo spagnolo si è sottoposto nella giornata di martedì all'ospedale regionale di Lugano dopo la sfortunata uscita di pista in terra qatariota. A comunicarlo lo stesso Jorge Lorenzo attraverso un post sul proprio Instagram nel quale a corredo di una sua foto in clinica si legge: "Tac fatta. Frattura della prima costola destra, 3 settimane-1 mese di recupero. Saremo pronti per combattere in Argentina!"

Ottimismo alla spagnola

Un messaggio di ottimismo e speranza, dunque, nonostante quelle indicazioni dei tempi di recupero che in realtà potrebbero far pensare a un Jorge Lorenzo in dubbio per il GP dell'Argentina. Lo spagnolo, però, è un lottatore, spesso ha corso in condizioni non perfette (proprio come in Qatar dove continuava a ripetere di sentire dolore e rumori strani alle costole nonostante non gli fosse stata diagnostica alcuna frattura dalla clinica mobile) e sicuramente proverà in tutti i modi a esserci.