MotoGP, GP Argentina. Dall'Igna: "Ducati con lo spoiler abbassa la temperatura di 8 gradi"

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Il direttore Generale di Ducati Corse spiega gli effetti dello spoiler per come li ha dovuti rendere pubblici agli avversari in fase dibattimentale. Il guadagno termico sulla gomma posteriore è importante. Secondo il DG il carico aerodinamico conseguente sarebbe di 300 grammi a 180 all’ora: "Ora però lavoriamo tutti insieme per una MotoGP migliore"

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È un Dall’Igna deciso, ma sereno quello che convoca una conferenza stampa nel paddock argentino per chiarire alcuni aspetti tecnici ed altri sportivi relativi al dibattimento di Ginevra e anche per tendere una mano agli avversari nel verso di una pacificazione costruttiva per il futuro della MotoGP. Dall’Igna ha come primo punto le conseguenze della sentenza nel caso in cui fosse stata contraria a Ducati.

"Saremmo stati squalificati"

"Sarebbe stato impossibile chiedere di non togliere punti ai nostri piloti nel caso in cui fossimo stati riconosciuti colpevoli di aver sbagliato. L’unica conseguenza palusibile a termini di regolamento sarebbe stata quella di togliere i punti a Dovizioso, Petrucci e Miller che avevano usato l’appendice in gara. Ho letto dichiarazioni diverse, mi sembrava giusto fare questa precisazione”.

"Abbiamo svelato i nostri segreti"

"Ritengo doveroso dire - continua Dall’Igna - che Ducati ritiene di aver interpretato in maniera corretta le linee guida diramate dal direttore tecnico del campionato, fatto riconosciuto non solo dal direttore tecnico stesso, ma anche dalla Corte d’Appello che ha avuto modo di visionare il materiale presentato da Ducati e anche quello presentato dai nostri avversari reclamanti. Durante il dibattimento abbiamo dovuto divulgare il nostro know how, non solo alla Corte d’Appello, ma anche ai nostri avversari e onestamente non ci sembra giusto né sportivo. L’aerodinamica è una scienza che nelle moto è stata trascurata, ma è importante! Anche per le moto di produzione. Ducati Corse sta collaborando con la produzione per portare novità aerodinamiche che ad esempio diano maggior confort a chi guida togliendo calore".

"L'aerodinamica conta e non costa molto"

"Ducati corse spende circa l’1% del proprio budget per lo sviluppo aerodinamico, quindi l’impatto economico è marginale per chi sostiene il costo per fare le gare. E il costo che abbiamo sostenuto per andare in appello è simile a quello che costano 5 giornate di galleria del vento. Tenete conto che di solito ne facciamo dieci a stagione. Il 50% del budget per andare in galleria lo abbiamo speso per la vicenda del dibattimento".

"Collaboriamo"

"Credo sia arrivato il momento di chiudere questa pagina e di guardare al futuro, cercando rapporti migliori tra costruttori e più uniti. E, perché no, collaborare insieme per chiarire aspetti tecnico/regolamentari che possono ancora essere migliorati".

Sarà necessario incrementare il dipartimento tecnico che dirige la MotoGP?

"Siamo disponibilissimi a valutare qualsiasi passo avanti. Anche se secondo noi le diverse discipline tecniche della MotoGP fino a qui sono state gestite bene".

"8 gradi guadagnati"

Visto che lo avete rivelato ai vostri avversari, riuscite a dire anche a noi a quanto corrisponde l’abbassamento di temperatura della gomma con lo spoiler montato?

"Abbiamo fatto dei test in Qatar e abbiamo visto che l’abbassamento di temperatura della gomma posteriore è tra i 7 e gli 8 gradi".

Che è molto?

"È qualcosa di significativo che ci permette di migliorare la prestazione".

Perchè proprio in Qatar, dove in teoria la temperatura essendo di sera è bassa?

"Non è vero. Avete visto tutti le gomme fumanti alla curva 11, specie quella di Rins. La pista del Qatar, contrariamente a quello che si pensa, è la sesta pista più impegnativa del Mondiale per la temperatura delle gomme. Nel 2015 abbiamo perso la gara lì, perché la gomma della Yamaha scaldava meno di quella di Dovizioso. È per questo che abbiamo deciso di usare il dispositivo anche in Qatar".

Sette/otto gradi pare di capire che è un guadagno importante. A fronte di quanto carico aerodinamico però? Dire che è trascurabile forse non basta. Quanto?

"Ragionevolmente può essere di circa 300 o 400 grammi a centottanta all’ora, che è la fase dell'accelerazione. E che poi varia con il quadrato della velocità. A velocità più alte aumenta. Ma lo scopo per cui è stato utilizzato non è quello. Non c’è paragone tra il vantaggio termico sulle gomme e il carico che ne può derivare".

"Una provocazione"

Nei giorni dell’amarezza avevi detto che avresti potuto reclamare contro le ali della Honda. Sei sempre di quell’idea?

"Quella era evidentemente una provocazione per far capire come, volendo, sarebbe stato facilissimo fare un ricorso ad ogni gara nel caso in cui fosse passata la linea diversa da quella che sostenevamo".

Che cosa faranno gli avversari?

"Il mondo delle corse è così da sempre. Se uno ha una buona idea e gli altri ne comprendono i vantaggi e riescono a riprodurla la copiano. E’ quello che abbiamo fatto anche noi, guardando i nostri avversari, in particolare la Yamaha che aveva montato per scopi un po’ diversi, un dispositivo simile al nostro, ma sicuramente generava anch’esso del carico aerodinamico. Quindi credo che anche i nostri avversari adesso cercheranno giustamente di fare del loro meglio".

Loro dicono però che crea carico aerodinamico. Se lo volessero utilizzarlo, che motivazione dovrebbero usare?

"Immagino che lo presentino con la stessa motivazione, anche perché quello è lo scopo. Non aerodinamico, ma per raffreddare la gomma".

Non pensi che la Direzione Tecnica dovrebbe avere più strumenti e competenze per giudicare casi complessi come questo?

"Onestamente credo sia difficile per chiunque avere un dipartimento per queste attività nei tempi che il motorsport richiede".

Quindi bisogna fidarsi?

"Fidarsi non è una parola che mi piace, ma certamente la fiducia nelle persone che lavorano è una cosa sempre importante".