Superbike 2019, il bilancio di Imola: Rea ritrova se stesso, Bautista limita i danni

MotoGp

Edoardo Vercellesi

Il weekend di Imola vede Rea e la Kawasaki tornare in cima alle classifiche, stanando Ducati proprio nella gara di casa; Bautista coglie due podi e limita egregiamente i danni, pur mostrando minor velocità rispetto a Davies. Tracciamo il bilancio del quinto round del mondiale Superbike

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Dopo la gara di Assen, dove Jonathan Rea sembrava favorito in prova salvo poi soccombere ad Alvaro Bautista, a Imola si è arrivati in una situazione di giudizio sospeso. Sul suolo amico, il diamante di casa Kawasaki sarebbe finalmente tornato a vincere? La risposta è stata affermativa: due successi perentori, soprattutto quello del sabato, quando il nordirlandese ha conquistato il primo posto con buon distacco proprio sul rivale Bautista, che comunque si è ben difeso portando a casa molti punti. Il ritorno alla vittoria di Rea potrebbe essere un punto di svolta del campionato, anche se Bautista potrà tornare su tracciati conosciuti già dal prossimo round di Jerez.

Up

Jonathan Rea - Questa volta è stato il suo, il pacchetto perfetto tra pilota, moto, squadra e circuito. Era importante soprattutto per il morale riuscire a rispondere qui dopo un inizio di stagione così tosto: la pista di Imola è notoriamente una delle sue preferite e con i due successi di questo weekend sale a quota nove vittorie e quattordici podi. Rea comanda tutte le sessioni del weekend ad eccezione della Superpole, unico neo del suo fine settimana, e in gara si dimostra non solo il più veloce, ma anche il meno falloso.

Chaz Davies - Il rammarico per il ritiro al primo giro di Gara 1 è indelebile, perché il potenziale del gallese questo weekend era enorme. Convincente in tutte le sessioni di libere, mette la ciliegina sulla torta con la pole position e due record della pista ritoccati, quello in qualifica e quello in gara (domenica, nella gara sprint). La cosa più importante è aver finalmente concretizzato i passi avanti nel feeling con la propria Ducati Paniale V4R, su un tracciato che Chaz ama molto e dove il pilota fa la differenza.

Toprak Razgatlioglu - Conquista il terzo podio in Superbike con la terza posizione di Gara 1, che ha un sapore ancor più speciale considerando la partenza dalla undicesima casella in griglia. Al contrario, in Superpole Race crolla negli ultimi giri perdendo il gruppo che si giocava la quarta piazza. Il giovane turco procede ancora a corrente un po’ alternata, c’è da lavorare sulla costanza di rendimento, ma i picchi di prestazione sono elevatissimi.

Down

Alvaro Bautista - Semplicemente perché scende rispetto al suo standard di inizio stagione. In realtà il weekend dello spagnolo è positivo, con un secondo posto in Gara 1 e un terzo in Superpole Race che limitano a dieci l’emorragia di punti rispetto a Rea (gliene rimangono ancora quarantatre…). Adattarsi al tracciato di Imola non è semplice, soprattutto dovendo lottare contro due ottimi interpreti della pista come Rea e Davies.

Leon Haslam - Il confronto interno con un quattro volte campione del mondo è sicuramente difficile, ma dopo un buon inizio di stagione a Phillip Island il figlio di Ron non è mai più stato all’altezza di Rea, se non in un’occasione ad Aragon. Qui a Imola viene battuto anche da Razgatlioglu in Gara 1, commettendo anche diverse sbavature, mentre in Superpole Race non fa meglio del sesto posto. Al campione in carica del BSB manca ancora qualcosa.

BMW - Rimandata a Misano l’introduzione del tanto agognato nuovo motore, BMW accusa tanti, troppi problemi tecnici nel corso dei tre giorni su una S1000RR che comunque è ancora acerba. Ne fa le spese soprattutto Tom Sykes, colpito da un guasto mentre era terzo in Gara 1 e costretto a partire dalla pit lane per un problema di gomme in Superpole Race, chiusa poi in ottava posizione con una mostruosa rimonta. Anche Markus Reiterberger fa un passo indietro rispetto ai fasti di Assen, accusando peraltro un problema ai cablaggi del trasponder nelle libere.