Se c'è una cosa che ha imparato il ducatista è che gli errori si pagano sempre quando devi misurarti con Marquez. Con un ruolino di marcia costante, il divario tra lui e lo spagnolo alla viglia del GP di Barcellona è di 12 punti. L'anno scorso erano ben 29. Gli orari delle gare al Montmeló: Moto3 alle 11, Moto2 alle 12:20, MotoGP alle 14
Se Marc Marquez è il favorito su quasi tutte le piste, Andrea Dovizioso è ancora una volta il suo avversario diretto. Nonostante un terzo posto al Mugello che gli ha fatto perdere altri quattro punti dal leader della classifica, insieme al buon umore, il forlivese arriva a Barcellona con un distacco inferiore rispetto al 2018, quando si presentò in Spagna staccato di 29 punti dal fenomeno spagnolo. In ottica campionato, i 12 punti in meno di oggi sono una differenza assai meno preoccupante, merito del ruolino di marcia costante di Dovizioso, che fin qui non ha commesso errori (e nemmeno ha pagato tributi alla sfortuna).
Il Desmodovi versione 2019 sembra quasi correre sulla distanza, più prudente rispetto al passato, perché consapevole che allo spagnolo non si può regalare nulla, a meno di non poter contare su una superiorità tecnica che in questo momento non si vede. Una cosa ha imparato il forlivese in questi anni: ogni errore può risultare determinate al momento del conteggio finale, ogni punto lasciato per strada può pesare molto, quando devi recuperarlo al campione di Cervera.
La variabile, forse inattesa, è il protagonismo dell'altro ducatista reduce da una vittoria al Mugello che può stimolarlo a cercare altri successi. Danilo Petrucci ha già ribadito la sua lealtà all'amico Dovizioso e la volontà di aiutarlo a battere Marquez. Ma sarà una vera prova d'amicizia, perché, si sa, il primo avversario da battere è sempre il compagno di squadra.