Dani Pedrosa: il "piccolo Samurai" torna in moto per KTM

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Paolo Beltramo

Lo spagnolo è tornato in pista in veste di collaudatore per la KTM dopo una doppia frattura alla clavicola che lo aveva costretto a fermarsi. Una grande prova di coraggio per il pilota "piccolo Samurai" che non ha saputo rinunciare a quella passione che lo tiene legato fin quando era bambino. Lo speciale "Dani Pedrosa: The silent Samurai" disponibile su Sky On Demand

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Dani Pedrosa lo scorso anno aveva deciso di smettere con le corse dopo 18 stagioni, 277 Gran Premi, 54 vittorie e 3 titoli mondiali (uno in 125 e due in 250), 153 podi tre volte secondo nel mondiale MotoGP e una catena di infortuni probabilmente unica. Poi aveva accettato il ruolo di collaudatore per far crescere la KTM, lui così sensibile nella guida e con un'esperienza rara in sella alla Honda MotoGP ufficiale. Neanche il tempo di cominciare, però che salta fuori un altro guaio. Piuttosto serio: una doppia frattura alla clavicola destra provocata da uno sforzo che aveva spezzato quell'osso così tanto martoriato negli anni di gare, da aver prodotto una osteoporosi, quindi fragilità, inadeguatezza al ruolo di pilota. Collaudatore o meno che fosse. Il piccolo-grande Dani (1,57 cm per 51 kg) però non ha mollato. Si è fatto operare in modo da ricostruire l'osso con la sua forza originale e si è sottoposto a mesi di fisioterapia intensa, dura. Strano? Assolutamente no: il piccolo Samurai è un pilota, perciò anche un po' guerriero, molto coraggioso, tosto, duro, appassionato a dispetto di quel fisico minuto e provato che lo aveva consigliato di lasciar perdere, di smettere. E invece no: sente ancora dolore, sa che forse non è la cosa più razionale e saggia da fare, ma è tornato in pista, in sella alla KTM. Non (soltanto) per senso del dovere, per quel contratto firmato, ma soprattutto perché chi ha vissuto quel mondo, quello sport, quelle emozioni, quelle gioie assolute e quelle sconfitte dolorose, chi ha saputo riprendersi da dolori e delusioni, chi ha amato le corse di moto ed è riuscito a farlo a quel livello, al massimo, poi non sa come fare a rinunciare. Non trova il modo giusto, quello che riesca a staccarti davvero, farti sentire che basta. E allora si rimane - ognuno a modo suo - legati come Dani da un amore lungo una vita, sincero come sa essere soltanto quello che è cresciuto con te da quando eri bambino, che spessissimo ha ancora bisogno della sua parte fisica, oserei dire carnale: salire in moto, guidare e prendere quel piacere, quelle sensazioni che lei, soltanto lei, ti sa dare.

"The Silent Samurai", lo speciale dedicato a Pedrosa

Da non perdere lo speciale "The Silent Samurai" dedicato a Dani Pedrosa, un racconto della sua carriera di pilota dalle prime gare disputate da bambino fino alle vittorie mondiali in 125 e 250 e alle tredici stagioni in MotoGP con la Honda.

Pedrosa su instagram: "Abbiamo fatto parecchi giri e ho ancora dolore, ma sono felice"